Autorizzazione all'Ucraina di colpire in profondità nel territorio della Federazione Russa: cosa dice il Dipartimento di Stato americano
Matthew Miller non ha né confermato né smentito se l'amministrazione Biden sia davvero ha autorizzato l'uso di armi americane per attacchi a lungo raggio sul territorio della Federazione Russa.
Il portavoce del Dipartimento di Stato americano Matthew Miller ha evitato di rispondere alla domanda se Washington abbia davvero permesso all'Ucraina di utilizzare i missili ATACMS colpire in profondità la Russia.
Per rispondere a questa domanda il giornalista Miller ha risposto che al momento “non ci sono cambiamenti nella nostra politica (sull'Ucraina – ndr)”.
“Abbiamo ha chiarito che adatteremo sempre le opportunità che offriamo all'Ucraina quando sarà opportuno, e ciò è confermato dalle azioni che abbiamo intrapreso negli ultimi anni”, afferma il portavoce del Dipartimento di Stato.
Anche lui ha risposto alle accuse russe nei confronti degli Stati Uniti secondo cui un'eventuale autorizzazione dell'Ucraina per attacchi a lungo raggio avrebbe portato a un'escalation ancora maggiore. Miller ha sottolineato che è la Russia a inasprire il conflitto. Ciò è dimostrato, in particolare, dal recente coinvolgimento delle truppe nordcoreane a fianco del Cremlino nella regione di Kursk.
Ricordiamo che ieri sui media occidentali sono apparse informazioni secondo cui l'amministrazione del presidente Joe Biden ha revocato le restrizioni che hanno impedito all'Ucraina di utilizzare armi fornite dagli Stati Uniti per attacchi in profondità nel territorio russo.
L'alto rappresentante dell'UE per la politica estera e di sicurezza Josep Borrell ha confermato oggi che gli Stati Uniti hanno consentito all'Ucraina di lanciare attacchi sul territorio russo fino a una profondità di 300 km.
Nel suo alleato di Trump, Mike Waltz ha parlato del pericolo di un'escalation a causa di attacchi a lungo raggio sulla Federazione Russa.
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