Cambiamenti drammatici in Ucraina dopo il ritorno di Trump: le previsioni degli analisti di Hill

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Drammatici cambiamenti in Ucraina dopo il ritorno di Trump: previsioni degli analisti di The Hill

Potrebbero essere create le condizioni affinché Trump tagli gli aiuti all'Ucraina.

Il ritorno di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti potrebbe portare a cambiamenti drammatici in Ucraina, poiché da tempo ha mostrato favore al presidente russo Putin e ha denigrato il leader ucraino Vladimir Zelenskyj.

Questa opinione è stata espressa dagli analisti Robert Hamilton e Dan Perry nella colonna della pubblicazione americana The Hill.

Secondo loro, nonostante la delusione delle autorità ucraine per il fatto che l'amministrazione Biden ha stabilito restrizioni sull'uso della lingua americana armi per attacchi di ritorsione sul territorio russo, “Trump molto probabilmente farà molto peggio.”

“Si potrebbero creare le condizioni affinché Trump tagli gli aiuti all'Ucraina per spingere Zelenskyj a negoziare con la Russia. Gli ex consiglieri di Trump hanno formulato un piano del genere e hanno ripetuto la narrativa russa secondo cui l'espansione della NATO avrebbe provocato la guerra”, afferma la pubblicazione.

Allo stesso tempo, gli analisti hanno ricordato che altri ex funzionari di Trump, al contrario, hanno offerto un sostegno più deciso all'Ucraina, in particolare l'eliminazione delle restrizioni sull'uso da parte di Kiev di armi americane per attacchi all'interno Russia.

“L’abbandono dell’Ucraina potrebbe provocare un terremoto nella politica europea. L'UE si troverà di fronte a una scelta difficile: intervenire per riempire il vuoto lasciato dagli Stati Uniti e rafforzare rapidamente i propri meccanismi di difesa e assistenza per l'Ucraina, o rischiare di lasciare che l'espansionismo russo rimanga incontrollato”, dicono gli esperti.

La Gli autori della pubblicazione avvertono, tuttavia, che Putin potrebbe ottenere il via libera per un'ulteriore espansione.

“Ogni volta [il presidente russo Vladimir Putin] crede di essersi scontrato con l'Occidente – come in Georgia nel 2008. , in Ucraina nel 2014 e in Siria nel 2015 – inizia una guerra su larga scala per diversi anni”, notano gli analisti.

Ricordiamo che durante la campagna elettorale, il candidato presidenziale americano Donald Trump ha criticato il presidente Vladimir Zelenskyj e ha accusato lui di “attacchi sporchi”. D’altronde, nello stesso momento l’ex capo della Casa Bianca ha ricordato la vicenda del 2019, che si è quasi conclusa con il suo impeachment. In quella situazione, secondo Trump, Zelenskyj era “come se fosse fatto d’acciaio”.

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