Duda ha invitato i paesi membri della NATO ad aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL

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Duda ha invitato i paesi membri della NATO ad aumentare la spesa per la difesa al 3% del PIL

Il presidente polacco Andrzej Duda si è rivolto ai paesi membri della NATO con la proposta di aumentare la spesa per la difesa dal 2 al 3% del PIL.

Lo riporta la pubblicazione polacca RP, citando una dichiarazione del presidente del paese in occasione del 75° anniversario della firma dell'Organizzazione del Trattato del Nord Atlantico.

— Sono convinto che questa sia la base per un coerente rafforzamento della sicurezza in tutto lo spazio euro-atlantico. Questo è un passo naturale e fondamentale che dobbiamo compiere insieme oggi per opporci alle politiche imperiali del Cremlino, — ha dichiarato.

Duda ha sottolineato che la Russia sta rafforzando ed espandendo il suo potenziale militare, spendendo 1/3 del suo PIL nella difesa e ha spostato l'economia sul piede di guerra. Tali azioni da parte del Cremlino rappresentano oggi una grande minaccia per il mondo libero. Ha osservato che questo è il motivo per cui oggi “dobbiamo essere audaci e intransigenti”.

Ora guarda

Secondo Duda, la Polonia, come pochi paesi al mondo, sa che la sicurezza ha un prezzo, per questo stanzia oltre il 4% del PIL per il mantenimento e l'ammodernamento dell'esercito. Nel 2014, i paesi del blocco politico-militare si sono impegnati ad aumentare la spesa militare al 2% del PIL.

Ha osservato che questo è stato sufficiente negli ultimi dieci anni, ma cosa sta facendo oggi il dittatore Vladimir Putin? richiede una risposta.

— Abbiamo bisogno di una discussione sul futuro del patto e di soluzioni concrete. Ho già sollevato questo argomento con molti leader della NATO. Accolgo con favore la reazione positiva, così come le proposte per rafforzare l'Alleanza. Abbiamo tutti lo stesso obiettivo — sicurezza globale, — Duda riassume.

A marzo i servizi segreti tedeschi affermarono che la Russia si stava preparando per un conflitto militare su larga scala con l'Occidente. Il fattore allarmante è che la Russia potrebbe raddoppiare la propria potenza militare nei prossimi cinque anni, in particolare — costruire armi convenzionali.

Il rapporto afferma che non si può escludere che la Russia attacchi almeno una parte del territorio della NATO a partire dal 2026, come gli Stati baltici o la Finlandia.

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