Due paesi dell’UE si sono rifiutati di sostenere l’aggiramento del veto dell’Ungheria: di cosa stiamo parlando?
La proposta di aggirare il veto dell'Ungheria ha causato una reazione negativa da parte di Francia e Germania.
Francia e Germania sono preoccupate per la proposta dell'Unione Europea, che mira a aggirare il veto dell'Ungheria. Il veto blocca più di 6 miliardi di euro (6,6 miliardi di dollari) in aiuti all'Ucraina.
Rapporto Bloomberg.
Secondo quanto riferito, il Servizio europeo per l'azione esterna ha offerto l'opportunità agli Stati membri di impegnarsi volontariamente contributi al Fondo europeo per la pace, che finanzia le attrezzature militari. Ciò consentirà al futuro finanziamento del fondo di basarsi sul consenso dei contributori, piuttosto che sull'unanimità.
Tuttavia, alcuni Stati membri, in particolare Francia e Germania, hanno espresso preoccupazione per la creazione di un precedente che potrebbe minacciare il futuro del Fondo europeo per la pace (EPF) come strumento di politica estera. Attualmente, l'EPF si basa su contributi obbligatori determinati dal peso economico di ciascuno Stato membro e richiede l'unanimità per i pagamenti.
In alcuni paesi, i contributi volontari possono richiedere l'approvazione dei parlamenti nazionali, il che complicherà la situazione. I governi di Francia e Germania non si pronunciano su questo tema. L’Ungheria blocca i pagamenti all’Ucraina da più di un anno, costringendo gli altri Stati membri a cercare alternative. Non è chiaro se ci sarà un sostegno sufficiente per il piano volontario, poiché potrebbe richiedere l'unanimità di tutti i 27 Stati membri.
Ricordiamo che il ministro degli Esteri ungherese Peter Szijjártó ha affermato che l'Ucraina non ha alcuna possibilità di aderire alla NATO, esprimendo preoccupazione che ciò possa portare alla terza guerra mondiale.
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