La Corte Suprema dell'Ucraina ha confermato la condanna all'ergastolo per un residente della regione di Cherkasy, riconosciuto colpevole dei brutali omicidi di tre donne anziane e di rapine a mano armata ai danni di anziani.
La Corte Suprema conferma la condanna dell'assassino
La Corte Suprema ha confermato le sentenze relative a un residente della regione di Čerkasy. L'uomo è stato condannato per l'omicidio particolarmente brutale di tre donne anziane, commesso per motivi mercenari, e per due episodi di appropriazione indebita di beni di anziani.
Le sue azioni sono state qualificate ai sensi dei paragrafi 6, 12 e 13 della Parte 2 dell'articolo 115, della Parte 4 dell'articolo 187 e della Parte 3 dell'articolo 186 del Codice penale ucraino. Il tribunale lo ha condannato alla pena più alta: l'ergastolo.
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Nel corso del processo, svoltosi a tutti i livelli, i pubblici ministeri sono riusciti a dimostrare che tra luglio e dicembre 2015 l'uomo condannato, agendo insieme al suo complice, aveva sistematicamente ricercato donne single di età superiore agli 80 anni.
Gli aggressori, fingendosi assistenti sociali, entravano nelle case delle vittime. Una volta dentro, ricorrevano alla violenza fisica, costringendo gli anziani a consegnare i loro risparmi e oggetti di valore.
A causa delle loro azioni brutali, in particolare la fasciatura della testa e del volto delle vittime con nastro adesivo, tre donne sono morte per asfissia meccanica. Questi fatti sono stati indagati a fondo e confermati in tribunale.
La Corte Suprema ha accolto le argomentazioni dei pubblici ministeri, ritenendo che la pena dell'ergastolo fosse del tutto giusta e proporzionata alla gravità dei reati commessi.
Il condannato sta attualmente scontando la pena. Allo stesso tempo, continua a negare la propria colpevolezza. Il procedimento contro la sua complice è stato archiviato a causa della sua morte.