Esplosioni in Russia: droni attaccano una raffineria di petrolio, un impianto UAV e un aeroporto a Dzhankoy

Nella notte del 25 giugno diverse regioni della Russia sono state attaccate dai droni.

Secondo i canali Telegram, le esplosioni più intense sono state registrate nella regione di Rostov e nella Crimea temporaneamente occupata.

Attacco alla raffineria di petrolio di Azov

Gli abitanti della città di Azov (regione di Rostov) segnalano che è stata colpita una raffineria di petrolio.

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Nonostante queste dichiarazioni, le autorità russe sostengono che tutti i droni sono stati abbattuti con successo e che non ci sono state vittime.

Tuttavia, i video ripresi dalla scena mostrano un incendio di grandi dimensioni.

Esplosioni a Taganrog

Esplosioni sono state udite anche a Taganrog, dove è stato segnalato un attacco alla società Atlant Aero, che sviluppa e produce droni d'attacco.

È noto che lo stabilimento russo Atlant-Aero è coinvolto in progetti per la produzione di droni Orion, sistemi di guerra elettronica e integrazione digitale per droni d'attacco FPV e munizioni vaganti.

Non c'è ancora alcuna conferma ufficiale di danni o vittime.

Si sono udite forti esplosioni nella Crimea temporaneamente occupata, vicino a Dzhankoy.

Secondo i residenti locali, è probabile che sia stato colpito un aeroporto militare.

Nel frattempo, il Ministero della Difesa russo ha annunciato il presunto abbattimento di 18 droni in diverse regioni del Paese.

La guerra su vasta scala in Ucraina dura ormai da 1.218 giorni.

La mappa interattiva delle operazioni militari in Ucraina e la mappa dei raid aerei in Ucraina consentono di monitorare la situazione nelle città.

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