Oggi, gli aeroporti russi hanno nuovamente dovuto affrontare gravi disagi, con voli sospesi. Questo dopo il grave crollo del 5 luglio.
I media russi ne parlano.
Crollo negli aeroporti russi: cosa si sa
Dalle 18:00, diversi aeroporti hanno sospeso le operazioni. Tra questi: Mosca Sheremetyevo, Ivanovo (Yuzhny), Kaluga (Grabtsevo), Pskov, San Pietroburgo (Pulkovo) e Tambov (Donskoye).
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A Sheremetyevo, questa sera sono stati cancellati 171 voli e altri 56 hanno subito un ritardo di due ore o più.
La situazione a Pulkovo non era meno difficile: alle 18:00, 90 voli erano stati cancellati e 37 partenze erano state ritardate di oltre due ore. Oltre a Pulkovo, anche gli aeroporti di Pskov, Kaluga e Kirov hanno sospeso le loro operazioni.
Secondo Rosaviatsia, alle ore 18:00, 15 mila passeggeri avevano completato le procedure pre-volo e si stavano preparando per la partenza.
“La situazione è sotto controllo, il sistema di trasporto aereo russo deve far fronte a periodiche interferenze esterne. Le compagnie aeree dispongono di risorse sufficienti per operare nelle condizioni attuali”, ha affermato il dipartimento in una nota.
Ricordiamo che il 5 luglio gli aeroporti russi hanno subito un grave collasso. A causa della minaccia di attacchi con droni a Mosca e San Pietroburgo, quasi 100 voli sono stati cancellati e diverse centinaia sono stati riprogrammati. Ciò ha causato una notevole ressa negli aeroporti: i passeggeri sono stati costretti a sedersi o addirittura a sdraiarsi sul pavimento.
A un numero significativo di passeggeri non è stato permesso di scendere dall'aereo per ore dopo l'atterraggio.
Rosaviatsia ha annunciato la cancellazione di 174 voli per Sheremetyevo, adducendo come causa i forti venti e una minaccia aerea dovuta a un possibile attacco di droni.