Gli Stati Uniti danno un ultimatum ai paesi: accordo entro il 1° agosto o dazi

L'UE e altri paesi potrebbero dover affrontare i dazi statunitensi a partire dal 1° agosto, a meno che non raggiungano accordi commerciali con Washington.

Lo ha affermato il Segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent in un'intervista alla CNN.

Gli Stati Uniti fissano una nuova scadenza per l'accordo sui dazi

L'annuncio di Bessent ritarda di fatto l'introduzione dei dazi, che originariamente sarebbero dovuti tornare il 2 aprile ma sono stati sospesi fino al 9 luglio.

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La scadenza è stata ora posticipata al 1° agosto, dando ai paesi un mese in più per negoziare.

L'amministrazione Trump invierà lettere a 100 piccoli Paesi per intimargli di tornare alle tariffe del 2 aprile.

Bessent ha affermato che le lettere stabiliranno che, se i paesi non riusciranno a fare progressi nei negoziati, i dazi in vigore il 2 aprile torneranno in vigore il 1° agosto.

Secondo quanto riferito, l'amministrazione Trump ha utilizzato il periodo da aprile per portare avanti ambiziosi negoziati con altri paesi per raggiungere accordi che eviteranno il ritorno di tariffe che vanno dal 10% al 50% per decine di paesi.

“Questa non è una nuova scadenza. Stiamo dicendo che questo è il momento in cui avverrà”, ha spiegato Bessent, negando le accuse secondo cui le minacce sarebbero state usate al posto dei negoziati.

La situazione si verifica mentre i funzionari dell'amministrazione Trump accennano sempre più alle difficoltà nel raggiungere accordi.

Attualmente, l'amministrazione statunitense ha già concluso accordi con la Gran Bretagna e il Vietnam e ha concordato anche con la Cina una riduzione temporanea dei dazi.

Il ministro delle Finanze ha affermato che l'amministrazione è prossima a finalizzare diversi altri accordi.

“Mi aspetto annunci importanti nei prossimi giorni”, ha affermato, senza fornire dettagli sui singoli Paesi.

Il ministro americano ha sottolineato che i paesi possono decidere autonomamente l'esito dei negoziati.

“Se volete accelerare, fate pure. Se volete tornare alla vecchia tariffa, è una vostra scelta”, ha sottolineato Bessent.

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