Gli uccelli migratori rappresentano una seria minaccia per l'uomo.

Anticorpo contro l'”influenza aviaria” è stato trovato nei corpi di persone che vivono vicino a luoghi di sosta per gli uccelli migratori, il che indica la loro infezione.

A Un team di scienziati provenienti dal Regno Unito e dalla Malesia ha scoperto che il virus dell'influenza aviaria (H5) può essere trasmesso direttamente all'uomo dagli uccelli migratori selvatici. Anticorpi contro il virus sono stati trovati in persone che vivevano vicino a siti di sosta per gli uccelli migratori, il che indica una loro precedente infezione.

Lo riferisce la pubblicazione britannica The Telegraph, citando uno studio pubblicato su Nature Communications.

Era noto in precedenza che gli uccelli trasportano il virus H5 per migliaia di chilometri, infettando altri animali, compreso il pollame.

Tuttavia, durante un'indagine condotta nello stato malese di Sabah, è emerso che le persone che vivevano entro un raggio di 10 chilometri dai siti di sosta per gli uccelli costieri migratori che viaggiavano lungo la Via Australasiatica dell'Asia orientale erano state colpite dal virus dell'influenza aviaria.

< p>Questa rotta attraversa più di 50 milioni di uccelli acquatici ogni anno, e la Malesia è un importante punto di sosta.

Le rotte migratorie di questi uccelli attraversano alcune delle regioni più densamente popolate del mondo, consentendo la trasmissione del più probabile il virus.

La ricerca, basata sull'analisi di campioni di sangue raccolti nel 2015, ha mostrato che i corpi delle persone che vivono vicino a siti di sosta per gli uccelli migratori hanno già sviluppato anticorpi contro il virus H5, il che indica una pre-infezione .

Allo stesso tempo la virologa Marion Koopmans ha affermato che le conclusioni potrebbero essere premature, poiché negli studi mancano dati sull'H5 tra il pollame che vive in allevamenti in “zone a rischio”.

Ricordiamo che una nuova minaccia sta incombendo sul pianeta: il virus dell'influenza aviaria H5N1 altamente patogeno. Il virus ha già raggiunto tutti i continenti del pianeta ed è in grado di infettare più di 350 specie di uccelli e circa 60 specie di mammiferi.

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