Gli Stati Uniti minacciano di nuovo di aumentare i dazi: l'amministrazione di Donald Trump prevede di introdurre nuovi dazi sui Paesi che non hanno raggiunto accordi commerciali con gli Stati Uniti a partire dal 1° agosto.
Lo riporta il Guardian.
Trump ha rilasciato questa dichiarazione ai giornalisti, aggiungendo che a partire da lunedì 8 luglio i partner riceveranno lettere o notifiche ufficiali sugli accordi conclusi.
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Trump minaccia nuovi dazi: cosa cambierà per l'UE
Il Presidente degli Stati Uniti ha specificato che ciò riguarda circa 12-15 Paesi. Se non si raggiungerà un accordo entro il 9 luglio, le misure entreranno in vigore il 1° agosto. Il Segretario al Commercio Howard Lutnick ha spiegato che le lettere erano un avvertimento e che l'aumento dei dazi entrerà in vigore ad agosto.
Ad aprile, Trump ha annunciato un dazio base del 10% e dazi aggiuntivi fino al 50%, ma in seguito li ha rinviati. Ora i paesi hanno tre settimane per evitare nuovi dazi, ma i mercati temono un'incertezza prolungata.
In questo contesto, Stati Uniti e Unione Europea hanno tenuto una serie di colloqui e, secondo il portavoce della Commissione Europea, Olof Gill, sono prossimi a un “accordo di principio” che potrebbe essere annunciato già questa settimana. L'UE chiede l'abolizione dei dazi sulle auto (29,5%) e una riduzione dei dazi sull'acciaio.
Trump ha anche minacciato di imporre dazi aggiuntivi del 10% sui paesi BRICS (Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica) se avessero sostenuto politiche antiamericane. La Cina ha criticato queste dichiarazioni, sottolineando che i dazi non sono uno strumento di coercizione.
In questo contesto, gli indici azionari in Asia e in Europa hanno mostrato dinamiche contrastanti e i prezzi del rame e dell'alluminio sono diminuiti.