L'amministrazione del presidente brasiliano Lula da Silva intende invitare il dittatore russo Vladimir Putin al vertice del G20 a Rio de Janeiro.
Lo riporta la pubblicazione Folha de S.Paulo.< /p> < p>A tal fine, la parte brasiliana, già nel novembre dello scorso anno, esattamente un anno prima del prossimo vertice del G20, ha inviato una lettera all'ONU proponendo di introdurre l'immunità per i partecipanti al congresso, tenendo conto conto cheil leader del Cremlino dovrebbe essere detenuto in uno qualsiasi degli stati firmatari dello Statuto di Romache regola le attività della Corte penale internazionale.
Ora guardando
il Brasile ha firmato tale statuto e, secondo secondo il protocollo, quando l'aereo di Putin atterra all'aeroporto di Rio da Janeiro, il dittatore deve essere arrestato.
Tuttavia, da Silva, noto per i suoi molti anni di simpatia per il presidente della Federazione Russa, è convinto che l'arresto in questo caso diventerà un ostacolo ai negoziati internazionali e ad una soluzione pacifica, per la quale, infatti, il G20 si recherà al congresso.
Mandato di arresto per Putin
Nel marzo 2023, la Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto nei confronti del dittatore Putin e del commissario presidenziale russo per i diritti dei bambini Maria Lvova-Belova, sospettati di partecipazione diretta al furto di bambini ucraini dai territori conquistati dalle truppe russe.
La deportazione illegale di bambini, il cambiamento della loro cittadinanza e l'adozione da parte di famiglie russe violano la Convenzione di Ginevra, sono riconosciuti come genocidio dall'APCE e sono definiti un crimine di guerra contro il popolo ucraino dalle Nazioni Unite.