Il Chelsea potrebbe essere punito per le transazioni offshore dell'era Abramovich – Guardian

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Chelsea potrebbe essere punito a causa di transazioni offshore durante l'era Abramovich - Guardian

Il Chelsea Football Club potrebbe essere penalizzato con la detrazione di punti a causa della violazione delle regole del fair play finanziario. Ciò emerge da una nuova indagine del quotidiano britannico The Guardian.

Il Chelsea è sospettato di pagamenti discutibili per un valore di decine di milioni di sterline, effettuati attraverso società offshore mentre il club era di proprietà dell'uomo d'affari russo Roman Abramovich.

Le transazioni in questione sono state probabilmente effettuate a beneficio del Chelsea, sollevando dubbi circa se sono stati dichiarati nei rapporti presentati agli organi direttivi della federazione calcio.

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Tra i beneficiari ci sono: l'agente dell'ex calciatore Eden Hazard, l'assistente dell'ex allenatore dei Blues Antonio Conte e la dirigenza del Chelsea. Altri pagamenti erano probabilmente legati ai trasferimenti dei giocatori Willian e Samuel Eto’O dal campionato russo.

Cosa minaccia il Chelsea?

Le transazioni finanziarie del Chelsea sono già al vaglio della Commissione Premier League nell'ambito delle indagini per il periodo 2012-2019, dopo che gli stessi nuovi proprietari degli Aristocrats avevano denunciato “bilanci incompleti” depositati durante il mandato di Abramovich come presidente del club.

L'indagine è portato avanti anche dalla Federcalcio inglese.

Se viene dimostrata una violazione del fair play finanziario da parte del Chelsea, possono essere applicate sanzioni finanziarie o relative al torneo al club, ad esempio, portando via punti nella classifica della Premier League.

In precedenza, per tali transazioni finanziarie illegali il club ha ricevuto una multa di quasi 10 milioni di euro.

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Nel maggio 2022, Roman Abramovich ha formalizzato la vendita del Chelsea a un consorzio di investitori guidato dal miliardario americano Todd Boley. È stato riferito che Abramovich non avrebbe ricevuto nulla dalla vendita e che il governo britannico avrebbe congelato questi fondi e li avrebbe poi utilizzati per sostenere l'Ucraina.

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