Il compromesso dell’Ue con Orban: quali concessioni bisognava fare per concordare 50 miliardi di euro per l’Ucraina
I leader dell'UE, per evitare il veto di Viktor Orban e approvare un'assistenza macrofinanziaria per un importo di 50 miliardi di euro per l'Ucraina, hanno concordato alcuni compromessi con l'Ungheria.
Lo riporta la pubblicazione Politico, citando tre diplomatici europei.
Accordo per 50 miliardi di euro per l'Ucraina: quali concessioni ha fatto l'UE
Secondo gli interlocutori della pubblicazione, i leader europei sono riusciti a convincere Orban con tre proposte. Uno di questi prevede una relazione annuale della Commissione europea sull'attuazione del pacchetto di aiuti.
Ora guarda
La seconda proposta è un dibattito a livello di leader sull'attuazione del pacchetto.
Inoltre, se necessario, dopo due anni il Consiglio europeo chiederà alla Commissione europea di proporre un < strong>revisione del nuovo bilancio.< /p>
Inoltre, una riga che fa riferimento ai risultati di dicembre 2020 è stata aggiunta al progetto di risultati per garantire che la valutazione della Commissione europea sullo stato di diritto in L'Ungheria è giusta e obiettiva.
Allo stesso tempo, diversi diplomatici hanno negato che fossero state fatte altre concessioni a Orban.
Politico scrive che i diplomatici ritengono che queste concessioni siano minori perché i leader hanno evitato uno scenario in cui Orban avrebbe potuto imporre il veto annuale sui finanziamenti per l'Ucraina. Tuttavia, allo stesso tempo, Orban può dichiarare la vittoria in patria, affermando che l'Ungheria ha ottenuto l'inclusione di una revisione degli aiuti all'Ucraina.
Ricordiamo che il 1° febbraio 2024 i leader dell'Unione Europea , durante una riunione del Consiglio europeo, ha approvato l'assistenza finanziaria all'Ucraina per un importo di 50 miliardi di euro per i prossimi quattro anni.
Ciò è avvenuto dopo che il capo del Consiglio europeo Charles Michel e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, insieme ai leader di Francia, Germania e Italia, hanno tenuto un incontro a porte chiuse con il primo ministro ungherese.
Altri leader si sono poi uniti all'incontro, in particolare il primo ministro olandese Mark Rutte, il primo ministro polacco Donald Tusk e il primo ministro belga Alexander De Croo.