La strategia militare richiede che l'Occidente il confine ucraino era affidabile, soprattutto dal punto di vista del transito ininterrotto di armi, intelligence e assistenza.
Dopo l'inaspettata vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali in Romania, il ultranazionalista ed ammiratore della Russia Kalin Georgescu-Roegen, c'era il pericolo della trasformazione di gran parte dei confini occidentali dell'Ucraina in territorio filorusso.
Lo scrive Foreign Policy.
“Romania, Ungheria e Slovacchia, tutti membri dell'UE e della NATO lungo il confine sud-occidentale dell'Ucraina, sono fondamentali per la difesa dell'Ucraina. Questo è il motivo per cui, idealmente, i tre paesi dovrebbero essere guidati da alleati che sostengono il loro vicino in difficoltà, piuttosto che reagire passivamente in modo aggressivo alle sue azioni. richieste di aiuto – il comportamento predefinito della Slovacchia – e ancor più l'intervento russo, come fa l'Ungheria”, si legge nella pubblicazione.
In La pubblicazione sottolinea che una strategia militare di successo richiede che il confine occidentale dell'Ucraina sia sicuro, soprattutto in termini di transito ininterrotto di armi, intelligence e aiuti, nonché come canale per i rifugiati e il commercio ucraino.
Foreign Policy rileva che il numero di governi fedeli a Putin nell'Ucraina occidentale potrebbe aumentare, date le imminenti elezioni del 2025 nella Repubblica Ceca, in Moldavia e probabilmente anche in Bulgaria.
La pubblicazione sottolinea l'importanza della Romania. come avamposto avanzato della NATO, dove addestrano marines e piloti ucraini sui caccia F-16. Il paese è anche una via di rifornimento affidabile per l’equipaggiamento militare degli alleati occidentali dell’Ucraina. La Romania ha anche sostenuto economicamente l'Ucraina, fornendo esportazioni ucraine.
Se l'Ucraina perde la Romania come partner, l'unica via sicura per le forniture di armi rimarrà la Polonia, dove c'è stato anche un recente blocco delle frontiere.
Ricordiamo che il 6 dicembre la Corte costituzionale della Romania ha deciso di annullare i risultati del primo turno delle elezioni presidenziali, nelle quali ha vinto il candidato filo-russo Calin Georgescu-Romea. Ora il governo deve fissare una nuova data per le elezioni.
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