Il Cremlino ha escogitato una tattica assurda: fare richieste prima dei negoziati

Il Cremlino ha escogitato una tattica assurda di richieste prima dei negoziati Angela Figin

Il Cremlino ha escogitato una tattica assurda di richieste prima dei negoziati

La Russia ha posto all'Occidente le sue ultime assurde condizioni per porre fine alla guerra in Ucraina. Questa volta il Cremlino voleva che la NATO si ritirasse dalle sue posizioni sul fianco orientale dell'Alleanza.

Stiamo parlando del ritorno della NATO ai confini del 1997. L'ex dipendente della SBU Ivan Stupak ha raccontato al canale 24 quali tattiche di richieste ha scelto il Cremlino prima dei negoziati.

Quali sono le tattiche di negoziazione del Cremlino

h2>< p dir="ltr">Secondo le richieste di Vladimir Putin, i Paesi baltici e la Polonia devono essere esclusi dalla NATO. Tuttavia, per quanto ne sappiamo, non esistono meccanismi corrispondenti per “far arretrare” l'Alleanza.

Perché non tornare immediatamente ai confini del 1949? Se giochiamo a questo populismo e a questa idiozia, come è possibile che ciò accada? Ad esempio, i paesi baltici sono stati ammessi nella NATO nel 2004 con voto unanime. Quindi ora risulta che la NATO deve votare per escludere Lituania, Lettonia ed Estonia dall'Alleanza? “Questa è una sciocchezza incredibile”, ha detto Stupak.

Pertanto, le tattiche negoziali del Cremlino ora sono le seguenti: chiedi l'incredibile, otterrai il minimo che volevi.Ciò è chiaramente confermato da Margarita Simonyan, che non è solo una propagandista russa, ma una persona che ha accesso al Cremlino.

Le viene assegnato un compito non solo una volta alla settimana. Comunica in collaborazione con il primo vice capo dell’amministrazione Putin, che supervisiona l’intera sfera mediatica della Russia. I capi dei canali televisivi statali e i relatori delle forze dell'ordine vengono nei suoi dipartimenti ogni settimana, ha aggiunto Stupak.

Periodicamente, Simonyan fornisce approfondimenti sui suoi social network. L’altro giorno ha scritto che la Russia non può impadronirsi di Odessa, Kharkov e Kiev. Cioè, non si parla più della rinuncia dell'Ucraina alle regioni di Kherson e Zaporozhye.

Gli analisti dell'ISW riferiscono che nessun negoziato garantirà una pace sostenibile finché Putin insisterà sulle sue richieste. Allo stesso tempo, il dittatore russo dichiara cinicamente di non porre condizioni per i negoziati, ma per la pace.

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