Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha licenziato più di 35 dipendenti coinvolti nelle indagini sull'ex presidente Donald Trump.
Lo riporta la CBS News, citando fonti proprie.
Licenziamenti di massa al Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti: cosa si sa
Secondo la pubblicazione, i licenziamenti hanno interessato il team che lavorava sotto la guida dell'ex procuratore speciale Jack Smith.
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Il caso riguarda il possesso di documenti classificati da parte di Trump, nonché un'indagine sui suoi possibili tentativi di ribaltare i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.
Tra i licenziati ci sono paralegali, personale finanziario, personale tecnico, due procuratori della Carolina del Nord e della Florida e Patty Hartman, una specialista senior in pubbliche relazioni.
Altri 15 dipendenti circa potrebbero essere licenziati nel prossimo futuro.
I licenziamenti vengono effettuati dalla cosiddetta task force sulle armi, creata su iniziativa del procuratore generale Pam Bondi.
Il gruppo sta esaminando le politiche dell'amministrazione Biden in materia di applicazione della legge, in particolare nei casi relativi all'assalto del Campidoglio del 6 gennaio 2021.
In un commento alla CBS News, Patty Hartman ha detto:
— Non ci sono più regole. Una volta c'era una linea di demarcazione tra la Casa Bianca e il Dipartimento di Giustizia. Ora quella linea non c'è più.
Ricordiamo che il 6 gennaio 2021, centinaia di sostenitori dell'allora presidente Donald Trump hanno preso d'assalto il Campidoglio degli Stati Uniti a Washington.
Ciò è accaduto durante una sessione del Congresso in cui dovevano essere certificarti i risultati delle elezioni presidenziali del 2020.
I manifestanti, infuriati per la sconfitta elettorale di Trump, hanno violato le misure di sicurezza e hanno preso d'assalto l'edificio, costringendo senatori e rappresentanti della Camera a evacuare. La sessione è stata sospesa per diverse ore.
Cinque persone sono state uccise e più di 140 agenti di polizia sono rimasti feriti durante l'assalto al Campidoglio. Dopo la ripresa dei lavori del Congresso, la vittoria di Joe Biden alle elezioni è stata ufficialmente confermata.