Il mondo è sull’orlo di una nuova pandemia: il virus dell’influenza aviaria è pericolosamente mutato

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Il mondo è sull'orlo di una nuova pandemia: il virus dell'influenza aviaria è pericolosamente mutato

Tutti i casi conosciuti di infezione umana sono stati associati al contatto con animali.

L'OMS ha confermato la prima morte umana dovuta al sottotipo H5N2 in Messico, un ceppo che in precedenza si pensava colpisse solo gli uccelli. Questo evento rappresenta un cambiamento serio e improvviso nell'evoluzione del virus e ora rappresenta un pericolo non solo per gli animali.

Lo scrive Yahoo News.

Il secondo evento è stato l'inaspettato scoperta del virus H5N1 nei topi di campagna del Nuovo Messico, il che costituisce un'anomalia perché i topi erano generalmente resistenti a diversi virus influenzali, il che indica che era mutato.

L'esperta Jenna Gutmiller dell'Università del Colorado, che da tempo ha studiato l'influenza aviaria, è allarmato per la sua diffusione rapida e incontrollabile.

“Stiamo vedendo solo la punta dell'iceberg. Il numero di persone a rischio di infezione potrebbe in realtà essere molto elevato”, ha affermato.

Ha definito gli ultimi sviluppi spaventosi e un significativo allontanamento da quanto noto modelli scientifici.

Ha definito gli ultimi sviluppi spaventosi e un significativo allontanamento dai modelli scientifici conosciuti.

Ha definito gli ultimi sviluppi spaventosi e un significativo allontanamento dai modelli scientifici conosciuti.

Il terzo evento è stata la scoperta del virus H5N1 in una mandria di bovini in Iowa, che si è aggiunto all'elenco degli stati colpiti, soprattutto nel contesto di un lavoratore agricolo che ha contratto il virus dopo il contatto con le mucche.

Gutmiller ritiene che l'H5N1 stia impedendo che le epidemie della malattia diventino una vera e propria pandemia, ma ha espresso preoccupazione per il fatto che il virus si sta “incrementando” abbastanza rapidamente.

Ha spiegato che la capacità del virus di passare da un ospite animale all'altro , ad esempio dagli uccelli ai mammiferi, aumenta il rischio di infezione umana perché fornisce agli esseri umani un grande trampolino di lancio pieno di sostanze irritanti per diverse mutazioni.

Diffusione incontrollata dell'H5N1 tra gli animali, soprattutto in luoghi come le fattorie piene di animali e il personale umano, rappresenta una seria minaccia di un improvviso cambiamento fatale che aprirà la strada all’ingresso del virus nel nostro corpo. E il problema potrebbe rivelarsi molto più difficile da controllare, poiché non riguarda solo le persone.

Ricordiamo che l'OMS ha segnalato morte di persone a causa della “febbre dei pappagalli”.< /strong> Casi Questa infezione batterica trasmessa dagli uccelli è stata identificata in Austria, Danimarca, Germania, Svezia e Paesi Bassi.

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