Il nuovo esercito del Cremlino: cosa ha inventato questa volta la Russia?

Le nuove regole del CSTO consentono al Cremlino di coinvolgere rapidamente le truppe partner. L'evento dovrebbe rivedere la valutazione della potenza militare russa.

Il Cremlino continua ad attuare la strategia di predominio militare e politico nello spazio post-sovietico. Il 24 giugno, la Duma di Stato della Federazione Russa ha ratificato il protocollo dell'Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (CSTO), che di fatto consente alla Russia di assumere il comando delle truppe degli altri Stati membri del CSTO.

Lo ha riferito l'Institute for the Study of War (ISW).

Secondo il documento, i paesi membri possono inviare le proprie truppe sul territorio di altri stati membri della CSTO in caso di conflitto armato, minacce, situazioni di crisi, eventi di emergenza o per aiuti umanitari. La modifica principale riguarda la possibilità di schierare le truppe non 30 giorni dopo la decisione del Consiglio della CSTO, come in precedenza, ma il giorno successivo.

Il protocollo introduce anche il concetto di “comando di formazione”, che sarà controllato dalle forze congiunte. Sebbene il documento non indichi direttamente il predominio della Russia in questo comando, gli analisti sono fiduciosi che sarà Mosca a coordinare le azioni dei contingenti militari alleati.

Gli analisti dell'ISW hanno ripetutamente avvertito che il Cremlino sta cercando di creare un esercito multinazionale ripristinando la formula del blocco militare sovietico. Ora, con la formalizzazione del comando, questi piani stanno acquisendo una base concreta.

Questa iniziativa rientra in una strategia più ampia: nel contesto della guerra contro l'Ucraina, la Russia sta aumentando attivamente la propria potenza di combattimento non solo attraverso la mobilitazione all'interno del Paese, ma anche attraverso i suoi alleati.

“L’evento dovrebbe rivedere la sua valutazione della forza militare della Russia, tenendo conto del potenziale utilizzo delle forze CSTO in future operazioni”, osservano gli esperti dell’ISW.

Pertanto, il protocollo ratificato non è solo uno strumento giuridico, ma anche una dichiarazione strategica del Cremlino sulle sue ambizioni nella regione. La formazione di un esercito sotto comando russo potrebbe modificare significativamente gli equilibri di potere nell'Europa orientale e in Asia centrale.

Ricordiamo che il Cremlino sta intensificando la cooperazione militare con la Cina. Nel 2025, la Russia accetterà circa 600 militari dell'Esercito Popolare di Liberazione Cinese per l'addestramento presso le sue strutture militari e i centri di addestramento delle Forze Armate russe.

Il personale militare cinese verrà addestrato a contrastare le armi occidentali, in particolare carri armati, artiglieri, ingegneri e specialisti della difesa aerea. Secondo l'intelligence ucraina, questo indica la volontà di Mosca e Pechino di un riavvicinamento strategico nel loro confronto con l'Occidente.

Vale la pena sottolineare che Bloomberg aveva già segnalato in precedenza la presenza di impianti di produzione con partecipazione cinese nella Federazione Russa.

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