Nel suo nuovo libro, Papa Francesco ha raccontato come la sua famiglia è scampata alla morte durante un naufragio.
Papa Francesco ha raccontato nella sua autobiografia che i suoi nonni avrebbero dovuto salpare da Genova per Buenos Aires nel 1927, ma la nave su cui avrebbero dovuto viaggiare naufragò.
Ne parla Vatican News.
Ha parlato dei ricordi dei sopravvissuti al naufragio. Durante il volo i passeggeri hanno avvertito una forte scossa e potenti vibrazioni. Un testimone ha raccontato di essersi aggrappato per ore a un pezzo di legno nell'oceano e di aver visto l'elica e l'albero motore del motore sinistro separarsi, facendo a pezzi lo scafo della nave.
Secondo lui, quando divenne evidente che la calma dei passeggeri non sarebbe stata più d'aiuto, il capitano diede ordine di spegnere i motori, la sirena d'allarme suonò e gli operatori radio lanciarono il primo segnale di SOS. I musicisti, come nel film “Titanic”, continuarono a suonare a bordo.
Cominciò il panico. Molti passeggeri caddero o furono scaraventati in mare, annegando. Alcuni furono sopraffatti dalla disperazione. Altri vennero mangiati vivi dagli squali. In seguito, quando giunsero altri piroscafi brasiliani, sul luogo del relitto non fu trovato alcun sopravvissuto. Francesco ha osservato che anche la sua famiglia avrebbe dovuto imbarcarsi sulla nave, ma “hanno cambiato il biglietto a causa di beni invenduti”, ha detto.
Il Papa ha osservato che le scialuppe di salvataggio non potevano essere utilizzate a causa dell'inclinazione e i passeggeri furono costretti a lottare per sopravvivere. Il capitano rimase a bordo fino alla fine, continuando a suonare l'orchestra, ma il suo corpo non fu mai ritrovato. Degli oltre 1.200 passeggeri, solo pochi sopravvissero e i media americani riportarono cifre delle vittime notevolmente più alte di quelle indicate dalle autorità italiane.
Ricordiamo che Papa Francesco ha annunciato il suo desiderio di essere sepolto in una semplice bara di legno.
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