Il Parlamento europeo ha invitato i partecipanti al vertice dell'UE ad approvare la decisione di avviare i negoziati con l'Ucraina per l'adesione all'UE e ha condannato anche le dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban sull'adesione dell'Ucraina.< /p>
Lo afferma la risoluzione parlamentare non vincolante approvata con 468 voti favorevoli. 9 deputati del Parlamento europeo si sono espressi contro.
I deputati del Parlamento europeo hanno invitato i partecipanti al vertice del 14 e 15 dicembre a decidere sull'avvio dei negoziati di adesione all'UE con Ucraina e Moldavia, nonché con Bosnia ed Erzegovina — soggetto all’attuazione di alcune misure di riforma. I parlamentari hanno anche chiesto che alla Georgia venga concesso lo status di candidato.
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I legislatori hanno accolto con favore l'interesse e la volontà politica di molti paesi di aderire all'UE e hanno riconosciuto i seri sforzi compiuti per soddisfare i requisiti necessari per l'adesione. Hanno inoltre accolto con favore la disponibilità del governo armeno ad avvicinarsi all'UE.
Ritengono che l’UE dovrebbe fissare scadenze chiare entro la fine di questo decennio per l’adesione dei paesi candidati all’UE. Tuttavia, a loro avviso, non dovrebbe esistere una corsia preferenziale per l'adesione.
I parlamentari hanno condannato anche le dichiarazioni del primo ministro ungherese Viktor Orban sull'avvio dei negoziati di adesione all'UE con l'Ucraina, nonché sulla questione cambiare la politica del paese nei confronti del Kosovo.
— Le dichiarazioni di Orbán stanno ostacolando il processo di allargamento dell'UE, avvertono i deputati, che ricordano al Consiglio le potenziali conseguenze negative della presidenza ungherese del Consiglio nel luglio 2024, — si legge nel comunicato stampa.
La risoluzione sottolinea inoltre la necessità che le riforme interne dell'UE siano attuate parallelamente al processo di allargamento, al fine di rafforzare la capacità dell'UE di integrare efficacemente nuovi membri, in in particolare introducendo il voto a maggioranza qualificata, che si applicherà anche alle decisioni nel campo della politica estera, della sicurezza, nonché in settori legati al processo di adesione all'Unione europea.
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