Il Parlamento lituano ha approvato delle modifiche legislative che conferiscono al governo il diritto di introdurre autonomamente sanzioni economiche contro Russia e Bielorussia, senza una decisione separata da parte dell'Unione Europea.
Secondo quanto riportato dall'emittente nazionale LRT, le nuove norme consentiranno al Paese di agire in modo indipendente qualora la posizione comune dell'UE venisse bloccata.
Il Parlamento lituano sostiene le sanzioni nazionali contro Russia e Bielorussia
In base agli emendamenti approvati, il governo lituano sarà autorizzato ad applicare due tipi di sanzioni: il congelamento dei beni e le restrizioni economiche settoriali. Gli elenchi delle persone fisiche e giuridiche soggette a restrizioni saranno compilati dal Consiglio dei Ministri.
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102 deputati hanno votato a favore dell'iniziativa, uno si è astenuto e nessuno si è espresso contro.
Le modifiche sono state avviate dal Ministero degli Affari Esteri lituano. Il Ministero ha spiegato che lo scopo delle modifiche è creare un meccanismo di risposta nazionale nel caso in cui le sanzioni dell'UE non vengano prorogate.
Hanno ricordato che situazioni simili sono già diventate motivo di preoccupazione a causa della posizione di singoli Stati membri dell'UE, in particolare dell'Ungheria.
Ricordiamo che il 16 giugno il Consiglio dell'UE ha deciso di prorogare fino al 23 giugno 2026 le restrizioni imposte in risposta all'annessione della Crimea e di Sebastopoli. Queste sanzioni sono in vigore dal 2014 e coprono un'ampia gamma di divieti economici e finanziari.
Il 10 giugno la Commissione europea ha presentato il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia, che comprende nuove restrizioni nel settore energetico e bancario e l'ampliamento dei divieti di esportazione.