Punti chiave
- Il Partito Comunista Russo ha dichiarato che il rapporto di Krusciov sul culto della personalità di Stalin è “errato” e politicamente fazioso.
- Il partito intende chiedere a Vladimir Putin di restituire il nome Stalingrado alla città di Volgograd.
Nikita Krusciov legge un rapporto che condanna il culto della personalità di Joseph Stalin / Foto da fonti aperte
Il Partito Comunista Russo (CPRF) ha dichiarato “erroneo” il rapporto del Segretario Generale del PCUS, Nikita Krusciov, sulla dissipazione del culto della personalità di Joseph Stalin. Lo presentò nel 1956.
Il Partito Comunista Russo considera questo rapporto “politicamente di parte”. Lo riporta 24 Kanal, citando il quotidiano russo d'opposizione Meduza, che a sua volta cita propagandisti russi.
I comunisti russi criticano Krusciov
Il Partito Comunista Russo ha adottato una risoluzione in cui “ritiene necessario valutare come errato e politicamente parziale” il rapporto del Segretario generale del PCUS Nikita Krusciov, da lui presentato durante una riunione a porte chiuse dei delegati del XX Congresso del PCUS il 25 febbraio 1956.
In esso, dissipò il culto della personalità di Stalin. Secondo i comunisti russi, si tratta di “fatti falsificati e false accuse contro I.V. Stalin, che distorcono la verità sulle sue attività statali e di partito”.
Inoltre, nella bozza di risoluzione si afferma che il partito intende invitare Vladimir Putin a “restituire alla città di Volgograd e alla regione di Volgograd i loro nomi eroici di Stalingrado e regione di Stalingrado”.