Il Pentagono ha approvato una strategia segreta anti-droni: quello che è noto

Creare una controstrategia i droni sono stati una priorità per Lloyd Austin da quando è entrato in carica nel 2021.

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin ha firmato un documento classificato come “segreto” che delinea una nuova strategia “per contrastare l'impatto dei droni senza pilota sistemi”. 

Lo ha riferito il sito web del Pentagono giovedì 5 dicembre, citando un comunicato stampa non classificato.

Il documento rileva che le capacità dei droni sono in costante espansione e ciò rappresenta una minaccia crescente per gli Stati Uniti e i suoi alleati. 

“Attraverso la crescente innovazione commerciale e la crescente sofisticazione dell'intelligenza artificiale, dell'autonomia e delle tecnologie di rete, i sistemi senza pilota stanno cambiando radicalmente il modo in cui gli attori armati di tutte le capacità raggiungono i loro obiettivi”, si legge nel comunicato stampa. 

Tuttavia, il segretario stampa del Pentagono, il maggiore generale dell'aeronautica militare Pat Ryder, ha dichiarato in un briefing lo stesso giorno che la creazione di una strategia anti-drone è stata una priorità per Lloyd Austin da quando è entrato in carica nel 2021.

La nuova strategia è sulla base di altre importanti iniziative del Dipartimento della Difesa, tra cui la creazione del Comando congiunto anti-UAV, la creazione del Warfighter Integration Team e il lancio dell'iniziativa Replicator 2 volta a difendere dalle minacce degli UAV. 

Uno degli obiettivi della nuova strategia è comprendere meglio le minacce UAV e migliorare la capacità dell’esercito americano di rilevare, tracciare e caratterizzare tali minacce. Un altro aspetto della strategia è integrare le competenze antidroni nella dottrina militare statunitense esistente, oltre a dedicarvi persone e risorse.

Il documento rileva che ora esiste un enorme squilibrio tra il basso costo dei droni sviluppo e implementazione di sistemi senza pilota e grandi spese statunitensi per contrastare questi sistemi. La strategia sancisce l'impegno del Ministero della Difesa a ridurre gli squilibri. 

Secondo Ryder, la nuova strategia consentirà al Pentagono di affrontare la minaccia degli UAV “in modo completo, sistematico e olistico”.

Ricordiamo che i nuovi UAV americani sono stati testati in prima linea in Ucraina potrebbe cambiare il corso della guerra. Si tratta di un drone intercettore ad alta velocità, alimentato elettricamente, progettato per distruggere i droni nemici come gli Shahed iraniani.

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