Israele ha probabilmente creato la sua prima bomba nucleare più di mezzo secolo fa, ma ancora non lo ammette.
Mentre Israele cerca attivamente di fermare lo sviluppo nucleare dell'Iran, l'attenzione mondiale è spesso rivolta al programma nucleare segreto dello Stato ebraico. Gerusalemme non ha mai confermato ufficialmente di possedere armi nucleari, ma le sue capacità in questo settore sono ben note.
La CNN ne parla.
La storia del segreto nucleare di Israele
Israele iniziò a studiare le armi nucleari ancor prima della sua fondazione nel 1948. Iniziò con successo la produzione di armi nucleari.
Nonostante le smentite del governo, si ritiene che Israele abbia condotto test nucleari atmosferici segreti nel 1979. Gli esperti sottolineano inoltre che il programma nucleare del Paese è in espansione da molti anni.
Le dimensioni dell’arsenale nucleare e la sua modernizzazione
Secondo la Nuclear Threat Initiative (NTI) con sede a Washington, Israele possiede circa 90 testate nucleari e probabilmente ha abbastanza materiale nucleare per produrne fino a 300.
Lo Stockholm International Peace Research Institute (SIPRI) afferma che Israele sta continuando a modernizzare il proprio arsenale, testando nel 2024 un sistema di propulsione missilistica che potrebbe essere collegato alla famiglia di missili balistici Jericho, capaci di trasportare testate nucleari. Il SIPRI osserva inoltre che Israele sembra stia aggiornando il suo reattore di produzione di plutonio a Dimona.
La posizione di Netanyahu e i trattati internazionali
Alla domanda della CNN del maggio 2018 se il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu fosse disposto ad ammettere il programma nucleare del suo Paese, lui rispose: “Abbiamo sempre detto che non saremmo stati i primi a usare [armi nucleari – ndr], quindi non le abbiamo usate”.
Il possesso di armi nucleari e la continuazione dello sviluppo in questo settore sono inoltre avvalorati dal fatto che Israele si è rifiutato di firmare il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP) del 1970 e si oppone agli sforzi diplomatici volti a creare una zona libera da armi di distruzione di massa in Medio Oriente.
Contemporaneamente, Israele firmò e ratificarono il Trattato sulla messa al bando degli esperimenti nucleari del 1963, che obbliga le parti a non far detonare dispositivi nucleari nell'atmosfera o negli oceani.
Ricordiamo che l'AIEA ha improvvisamente annunciato che l'Iran non stava cercando di creare un'arma nucleare. Rafael Grossi ha osservato che in precedenza l'unica preoccupazione era il fatto che l'Iran fosse l'unico paese al mondo ad arricchire l'uranio al 60%.