La Commissione europea ha proposto che i paesi dell'UE creino riserve di cibo, medicinali, carburante e gruppi di continuità entro il 2026, da utilizzare in caso di una nuova pandemia, guerra o calamità naturali.
Strategia dell’UE: cosa si sa sulle potenziali minacce
Nell'ambito della strategia, i funzionari dell'UE stanno già elaborando raccomandazioni per i governi in materia di preparazione alle emergenze. Le misure mirano a proteggere la popolazione dalle minacce chimiche, nucleari e biologiche.
Finlandia, Estonia e Repubblica Ceca hanno già creato scorte statali di beni essenziali.
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L'iniziativa è stata una risposta alle sfide poste dalla pandemia di coronavirus, durante la quale molti paesi dell'UE hanno dovuto affrontare una grave carenza di forniture mediche.
La Commissione prevede di istituire un centro entro il 2026 che coordinerà l'approvvigionamento e la distribuzione di beni vitali. Creerà inoltre un elenco di farmaci e tecnologie mediche prioritarie da accumulare.
Un altro ambito è il monitoraggio delle acque reflue, che fungerà da sistema di rilevamento precoce delle malattie infettive prima che ne compaiano i primi sintomi.
Si prevede inoltre di aumentare il numero di aerei antincendio, dato l'aumento degli incendi boschivi, in particolare nei pressi di Marsiglia, dove i soccorritori stanno combattendo le fiamme.
“Le minacce non sono un'ipotesi, sono una realtà. Stiamo affrontando attacchi ibridi, interruzioni di corrente, malattie e disastri meteorologici. Per questo motivo, la preparazione sta diventando un elemento chiave della difesa europea”, ha sottolineato la Commissaria per la Gestione delle Crisi, Hadja Lahbib.
Questa posizione è stata sostenuta anche dal Primo Ministro danese Mette Frederiksen, che ha affermato che la Russia rappresenterà un pericolo reale per l'Europa nei prossimi anni.