In Italia si prepara una mostra sui “successi” degli occupanti nella “restaurazione” di Mariupol: la reazione della Farnesina

Tra gli organizzatori dell'evento sono noti propagandisti di Putin.< /p>

I propagandisti dell'“Associazione per la Promozione dell'Integrazione Culturale tra Italia e Russia” hanno organizzato un evento nella città italiana di Modena lodando la occupanti, che presumibilmente stanno portando avanti a Mariupol “un rapido processo di restaurazione sotto l'egida delle istituzioni della Federazione Russa”.

Lo si legge sulla pagina Facebook degli organizzatori dell'incidente.

Lo si legge sulla pagina Facebook degli organizzatori dell'incidente.

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L'iniziativa è prevista per il 20 gennaio presso la sala pubblica comunale di via Viterbo.

Cosa si sa della mostra e degli organizzatori

Dopo aver annunciato l'evento sui social network, l'“associazione culturale” russa ha definito Mariupol “la città-simbolo della rivolta popolare del Donbass contro il Giunta di Kiev” e “città martire dell'occupazione Bandera, durata otto anni.”

In occasione della mostra, gli organizzatori vogliono presentare al pubblico modenese i “risultati della nuova amministrazione comunale” raggiunti dopo la “liberazione” di Mariupol.

I relatori di questo evento di propaganda sono il Presidente dell'Associazione Luca Rossi, il Console Generale della Russia Dmitry Shtodin, il rappresentante italiano del Movimento Russofilo Internazionale Eliseo Bertolasi e il giornalista Andrea Lucidi.

La stampa italiana invita gli ultimi due noti propagandisti di Putin. Andrea Lucidi è noto per le sue storie di propaganda da Mariupol, in cui parlava di come i russi avrebbero fornito alloggio e sostegno finanziario ai residenti di Mariupol.

Indignazione in Italia

< p>Come riportato da Il Resto del Carlino, il senatore democratico Filippo Sensi ha espresso sulla piattaforma social X (un tempo Twitter) la sua indignazione.

“Sono profondamente offeso che un'associazione filo-russa possa svolgere la sua propaganda su Mariupol, la città martire dell'Ucraina in guerra, in una sala pubblica a Modena il 20 gennaio. Mi auguro che il sindaco Gian Carlo Muzzarelli, uomo degno di rispetto, non ceda a tutto questo”, ha scritto il politico italiano.

In risposta, il sindaco ha assicurato che la posizione delle autorità cittadine “rispetto al conflitto causato dall'invasione dell'Ucraina non è mai stata messa in discussione” e che l'aggressore è la Russia.

“L'amministrazione controllerà se messa a disposizione della sala rispettava le procedure e i principi del regolamento comunale”, ha scritto Muzzarelli rispondendo al senatore.

Reazione della Farnesina

Il rappresentante del Ministero degli Affari Esteri dell'Ucraina Oleg Nikolenko, in un commento a hromadske, ha definito la mostra di Modena una provocazione e ha detto che il Ministero degli Affari Esteri ha incaricato l'ambasciata ucraina a Roma di preparare un appello ufficiale.

“A livello ufficiale, l'Italia sostiene fortemente la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina. E ci aspettiamo che ci sarà una reazione adeguata a questo evento di propaganda”, ha osservato.< /p>

Ricordiamolo L'Ucraina e l'Italia, che presiederanno il G7 il prossimo anno, hanno avviato consultazioni bilaterali sulle garanzie di sicurezza.

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