Reghev ha affermato che il ritorno degli israeliani dall'estero si terrà gradualmente e in stretto coordinamento con il Ministero della Difesa e dei servizi di aviazione civile. Il primo a pianificare i voli da Atene, Larnaki, USA, Thailandia e Italia, è in questi paesi in cui gli aerei israeliani sono ora collocati.
Il ministro ha sottolineato che tutte le azioni sono attentamente pianificate e mirate principalmente a garantire la sicurezza, mentre il compito è quello di restituire il maggior numero possibile di cittadini. Ha annunciato l'inizio dell'operazione chiamata Safe Return, chiarire che l'implementazione avrebbe richiesto del tempo.
I turisti stranieri sono autorizzati a lasciare Israele attraverso la Giordania e l'Egitto entro il giorno successivo. Per questo, sono state create speciali percorsi umanitari.