Washington non è pronta a fare concessioni alla Russia senza chiarezza sulla questione ucraina.
L'amministrazione di Donald Trump non mostra alcun segno di essere pronta a riprendere relazioni a pieno titolo con la Russia, e ciò sta provocando profonda delusione a Mosca.
Lo ha affermato l'ex ministro degli Esteri ucraino Pavlo Klimkin in un'intervista a LIGAnet.
Secondo Klimkin, Washington non ha ancora preso una decisione chiara su una possibile revisione della politica sanzionatoria o sull'avvio di un nuovo percorso nei rapporti con il Cremlino. Nonostante i tentativi da parte di singoli rappresentanti del team di Trump di avviare un dialogo, la posizione complessiva dell'establishment americano rimane riservata.
“Parte del cordone di Trump contro la normalizzazione, senza comprendere la situazione che ci circonda. Questo è molto fastidioso per Mosca”, ha osservato Klimkin.
Durante il Forum Economico di San Pietroburgo, ha affermato, la delusione dell'élite russa per l'impossibilità di separare le relazioni tra Stati Uniti e Russia dalla situazione in Ucraina e in Europa è stata discussa dietro le quinte. Mosca si aspettava di poter affrontare queste questioni separatamente, ma ciò non è accaduto.
Tra difficoltà economiche, calo dei redditi e incertezza sui prezzi del petrolio, i funzionari russi sono ansiosi di compiere almeno un minimo progresso nelle relazioni con gli Stati Uniti. Ma anche le discussioni tecniche, come la costituzione di missioni diplomatiche, sono attualmente difficili.
“Le sanzioni rimangono in vigore. A Putin non è stata ancora offerta alcuna 'bontà'”, ha sottolineato Klimkin. Ha anche osservato che il sistema americano è profondamente consapevole dell'importanza delle leve di influenza sul Cremlino e non ha intenzione di precipitarsi nei negoziati.
Trump ha affermato che potrebbe essere alla ricerca di un “successo” simbolico sulla questione ucraina in prossimità delle elezioni di medio termine negli Stati Uniti, ma se sarà una situazione vantaggiosa per tutti è un grande interrogativo.
“Putin sta monitorando attentamente i cambiamenti negli Stati Uniti e non ha ancora deciso se affidarsi all'amministrazione attuale”, ha osservato Klimkin.
Pertanto, per ora, le prospettive di un dialogo serio tra Stati Uniti e Russia restano poco chiare e l'isolamento di Mosca nei confronti dell'Occidente è una realtà attuale.
Ricordiamo che Trump ha dichiarato di recente che i negoziati tra Ucraina e Russia stanno procedendo, anche se lentamente.
“Ci sono alcuni progressi, seppur piccoli, nel dialogo tra Russia e Ucraina. Sono sempre favorevole alla pace, anche se a volte è necessario essere duri”, ha detto Trump.
Ha inoltre criticato i paesi europei per la loro passività nella risoluzione dei conflitti in Medio Oriente, sottolineando che l'Iran è disposto a dialogare solo con gli Stati Uniti.
“L'Europa non ha fatto nulla. L'Iran vuole solo negoziare con gli Stati Uniti”, ha affermato il leader americano.