La Cina ha paura della vittoria di Trump: Feigin ha spiegato le peculiarità dei rapporti di Pechino con Washington

news

La Cina ha paura della vittoria di Trump: ha spiegato Feigin le peculiarità del rapporto Pechino con Washington

La Cina teme che Donald Trump vinca le elezioni presidenziali americane. Dopotutto, l'ex leader degli Stati Uniti aderisce a una posizione anticinese.

Questa opinione è stata espressa dall'attivista russo per i diritti umani e blogger Mark Feigin a Channel 24. Secondo lui, anche la vittoria dell'attuale presidente degli Stati Uniti Joe Biden è l'opzione migliore per Pechino.

“Trump è anti-cinese”

Mark Feigin è convinto che Joe Biden non porterà avanti i negoziati sullo status di Taiwan adesso. Il leader americano ha affermato di non riconoscere la sua indipendenza.

Allo stesso tempo, gli Stati Uniti non romperanno i legami con Taiwan e non sosterranno l’integrazione dell’isola nella Cina continentale. Ciò indica che Biden non trascurerà la scelta degli stessi taiwanesi.

Il presidente cinese Xi Jinping non vuole davvero che Donald Trump venga alla Casa Bianca, perché aderisce alla retorica anti-cinese. Esiste la possibilità che lui o i repubblicani con una posizione simile vincano le elezioni presidenziali americane.

La cosa peggiore per Xi Jinping è l’arrivo di Trump alla Casa Bianca. Trump è anti-Cina. Secondo lui, anche Biden è molto migliore per loro rispetto a Trump o candidati simili che possono vincere le elezioni.

Trump potrebbe non essere autorizzato a essere eletto

  • All'inizio del 2024 si è saputo che più di 20 stati avrebbero potuto vietare a Donald Trump di partecipare alle elezioni presidenziali statunitensi. Si tratta di escludere dalle liste elettorali la candidatura dell'ex leader degli Stati Uniti.
  • In precedenza, la Corte Suprema del Colorado ha deciso che Donald Trump non potrà partecipare alle elezioni presidenziali americane del 2024. Una decisione simile è stata successivamente presa nel Maine. Entrambi gli stati hanno citato il 14° emendamento della Costituzione americana, che vieta ai rivoltosi di ricoprire le più alte cariche governative. Nel caso di Trump, si tratta dell'assalto al Campidoglio degli Stati Uniti, avvenuto il 6 gennaio 2021, a causa delle sue azioni.
  • Trump ha già annunciato la sua intenzione di ricorrere in appello contro queste decisioni. Il portavoce della sua campagna, Stephen Chung, ha definito il verdetto della corte “sbagliato”.

Leave a Reply