La Cina reagisce all'arresto dei suoi cittadini in Ucraina per presunti spioni: dettagli

Pechino ha dichiarato che i diritti delle persone arrestate nel caso di spionaggio devono essere tutelati. Ciò riguarda i cittadini cinesi arrestati in Ucraina.

Il Ministero degli Esteri cinese ha dichiarato che sta indagando sulle segnalazioni dell'arresto di due cittadini cinesi in Ucraina.

Ne parla Newsweek.

Secondo le informazioni disponibili, padre e figlio sono sospettati di aver spiato il programma missilistico antinave Neptune dell'Ucraina.

Il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Mao Ning, ha dichiarato durante un briefing il 10 luglio che “i diritti dei cittadini cinesi devono essere tutelati nel rispetto del diritto internazionale”.

Pechino ha sottolineato che la Cina non partecipa alla guerra in Ucraina e non fornisce armi a nessuna delle due parti in conflitto.

Nonostante ciò, il partenariato strategico tra Cina e Russia si è rafforzato durante la guerra. In particolare, Pechino ha svolto un ruolo chiave nel sostenere l'economia russa sotto sanzioni, continuando ad acquistare petrolio da Mosca su larga scala.

Ricordiamo che a Kiev il Servizio di sicurezza ucraino ha arrestato due cittadini cinesi sospettati di attività di spionaggio legate allo sfruttamento di tecnologie segrete per la produzione dei missili antinave ucraini “Neptune”.

Tra gli imputati c'è un cittadino cinese di 24 anni, ex studente di un'università tecnica di Kiev, rimasto in Ucraina dopo essere stato espulso nel 2023 a causa di insuccessi accademici.

Il secondo sospettato è il padre, che vive in Cina ma si reca periodicamente in Ucraina per coordinare personalmente le azioni del figlio.

L'indagine ha accertato che il giovane aveva l'obiettivo di ottenere documentazione tecnica relativa allo sviluppo del sistema missilistico Neptune. In particolare, ha cercato di reclutare uno specialista ucraino che avesse accesso a sviluppi innovativi nel settore della difesa.

Secondo la legge, i sospettati rischiano fino a 15 anni di carcere con confisca dei beni.

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