La Cina reagisce alle nuove sanzioni americane

Pechino ha vietato l'esportazione di molte merci verso gli Stati Uniti.

La Cina ha risposto ai nuovi scambi commerciali restrizioni imposte dagli Stati Uniti contro la Cina. Pechino ha vietato la fornitura agli Stati di beni a duplice uso, che vengono utilizzati nella produzione di semiconduttori e in ambito militare.

Lo riporta il Financial Times.

Si segnala che il Ministero del Commercio cinese ha dichiarato che non consentirà la spedizione negli Stati Uniti di prodotti relativi a gallio, germanio, stibio e materiali superduri. Inoltre, verranno introdotti controlli più severi sui prodotti legati alla grafite. Questi materiali vengono utilizzati per la produzione di semiconduttori e anche per scopi militari. In particolare per la produzione di munizioni.

La decisione di Pechino è stata la risposta di Washington alle nuove restrizioni pensate per rallentare lo sviluppo dell'industria cinese dei semiconduttori. Da notare che gli Stati Uniti hanno ampliato l’elenco delle società tecnologiche cinesi soggette a controlli sulle esportazioni. Stiamo parlando di imprese che producono apparecchiature utilizzate per realizzare chip e software per computer.

In particolare, delle 140 aziende recentemente inserite nella lista, quasi tutte hanno sede in Cina, ma sono presenti anche in Giappone, Corea del Sud e Singapore.

Il Ministero del Commercio cinese ha affermato che le nuove restrizioni statunitensi sono “un tipico atto di coercizione economica e pratiche non di mercato”.

Ricordiamo che il Ministro degli Esteri tedesco Annalena Baerbock ha criticato Pechino per il suo sostegno economico e militare alla Russia.

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