La Commissione europea propone un nuovo approccio per introdurre il 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia – Reuters

La Commissione europea sta lavorando a un meccanismo di adeguamento automatico del tetto massimo del prezzo del petrolio russo, al fine di accelerare l'adozione del 18° pacchetto di sanzioni contro la Russia.

La Commissione europea presenterà questa settimana un nuovo approccio per la definizione di un tetto massimo al prezzo del petrolio russo, sotto forma di un meccanismo di fluttuazione. La decisione fa parte degli sforzi per approvare il 18° ciclo di sanzioni contro la Russia, finora bloccato dai singoli Stati membri dell'UE.

Lo riporta Reuters.

Secondo quattro fonti dell'Unione Europea, la Commissione europea sta lavorando a un meccanismo che consentirebbe di adeguare automaticamente il tetto massimo del prezzo del petrolio russo in base alle fluttuazioni del mercato mondiale.

L'obiettivo di questo approccio è convincere i paesi scettici dell'efficacia delle sanzioni e rimuovere le loro resistenze.

Si noti che il meccanismo è ancora in fase di elaborazione, ma si tratta di un processo più automatizzato di revisione del prezzo massimo in modo che corrisponda al prezzo mondiale del petrolio greggio.

Non è ancora noto un limite definitivo, ma un punto di partenza per le discussioni è appena sopra i 45 dollari al barile, ha affermato un funzionario europeo.

In precedenza era stato riferito che l'Ungheria sarebbe stata pronta a rifiutare il petrolio russo se l'oleodotto Odessa-Brody avesse ripreso a funzionare.

In precedenza avevamo riferito che il cancelliere tedesco Friedrich Merz aveva fatto appello alla leadership della Slovacchia affinché smettesse di bloccare il nuovo pacchetto di sanzioni dell'UE contro la Russia.

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