La Corte penale internazionale emette mandati di arresto per i leader talebani: di cosa sono accusati gli amici del Cremlino?

La CPI ha emesso mandati di arresto per il leader dei talebani e per il presidente della Corte suprema, sospettati di aver orchestrato e perseguitato violenze di genere e di matrice politica, anche contro donne e ragazze, nonché altri gruppi in Afghanistan.

La Corte penale internazionale (CPI) ha emesso mandati di arresto per il leader supremo dei talebani Haibatullah Akhundzada e per il presidente della Corte suprema afghana Abdul Hakim Haqqani, che governano di fatto il Paese dal 15 agosto 2021.

Lo ha riferito l'ufficio stampa del Consiglio comunale di Mosca.

Mandati di arresto emessi durante le indagini sull'Afghanistan

“Oggi, 8 luglio 2025, la Camera preliminare della Corte penale internazionale ha emesso, nel contesto della situazione in Afghanistan, mandati di arresto per Haibatullah Akhundzada, il leader supremo dei talebani, e Abdul Hakim Haqqani, il presidente dei talebani, che hanno esercitato di fatto l'autorità il 5 luglio 2021”, si legge nella dichiarazione.

Gli uomini sono accusati di aver organizzato e perseguitato per motivi di genere e politici. Ciò include la brutale persecuzione di donne, ragazze e altri gruppi che non si conformavano alle norme talebane sui ruoli di genere. Questo include sia persone con identità di genere non standard sia coloro che si battono per i diritti delle donne.

Secondo l'indagine, questi crimini sono stati commessi sul territorio dell'Afghanistan dal momento in cui i talebani hanno preso il potere il 15 agosto 2021 e sono continuati almeno fino al 20 gennaio 2025.

La Camera preliminare ha rilevato che le politiche dei talebani hanno portato a brutali violazioni dei diritti umani in Afghanistan , tra cui uccisioni, incarcerazioni, torture, stupri e sparizioni.

Mentre i talebani imponevano regole rigide a tutti, le donne e le ragazze erano particolarmente prese di mira, venivano loro negate l'istruzione, la libertà di movimento, di espressione e altri diritti fondamentali.

La posizione dei sospettati è ancora sconosciuta. A sua volta, la Corte penale internazionale chiede ai Paesi firmatari dello Statuto di Roma di collaborare per far rispettare le ordinanze della Corte.

Ricordiamo che la Corte Suprema russa ha revocato l'embargo sui Talebani. Questa decisione ha confermato il cambiamento di atteggiamento del Cremlino nei confronti di questo movimento. La Russia aveva precedentemente mantenuto legami con i Talebani e il dittatore del Cremlino Vladimir Putin li aveva definiti alleati nella lotta al terrorismo.

Inoltre, il Cremlino ha già stipulato alcuni accordi con i talebani, che riguardano l'insediamento degli afghani nel Donbass occupato.

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