La Finlandia ha presentato all'ONU i documenti per recedere dalla Convenzione di Ottawa, che proibisce l'uso, lo stoccaggio, la produzione e il trasferimento di mine antipersona.
Lo riporta il sito web del Ministero degli Affari Esteri finlandese.
Il ritiro della Finlandia dalla Convenzione di Ottawa: cosa si sa
Secondo il ministero, la Finlandia ha notificato il suo ritiro a tutti gli altri Stati parti della convenzione, al depositario della convenzione, ovvero al Segretario generale delle Nazioni Unite, e al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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Il recesso avrà effetto sei mesi dopo che il depositario avrà ricevuto il documento di recesso, nel gennaio 2026.
Il Ministero degli Esteri del Paese ha sottolineato che la decisione di ritirarsi dalla convenzione si basa sulle esigenze di difesa della Finlandia nel contesto del deterioramento della situazione della sicurezza.
“Il ritiro dalla convenzione consentirà alla Finlandia di includere nuovamente le mine antiuomo nell'elenco dei mezzi di difesa disponibili”, si legge nella dichiarazione.
Allo stesso tempo, la Finlandia ha dichiarato che continuerà a sostenere gli obiettivi umanitari della convenzione, nonché le attività umanitarie di sminamento, nonostante il suo ritiro dal trattato.
In precedenza era stato riferito che il parlamento finlandese aveva appoggiato a larga maggioranza il ritiro del Paese dalla Convenzione di Ottawa il 19 giugno, con 157 voti a favore e 18 contrari.
Ricordiamo che la Finlandia ha un confine terrestre comune con la Russia, lungo 1.340 km. Il paese è diventato membro della NATO nel 2023.
Le autorità del Paese affermano che le mine antiuomo potrebbero rappresentare un efficace mezzo di difesa in caso di aggressione armata, dato l'ampio territorio del Paese e la conformazione geografica difficile.