Il 19 giugno il parlamento finlandese ha votato a larga maggioranza per ritirarsi dalla Convenzione di Ottawa che vieta le mine antiuomo, a fronte delle crescenti minacce provenienti dalla Russia e della necessità di rafforzare la difesa nazionale.
Lo riporta l'AP.
La Finlandia revoca il divieto sulle mine antiuomo
La Finlandia condivide un confine terrestre di 1.340 km con la Russia ed è diventata membro della NATO nel 2023. Le autorità del Paese affermano che le mine antiuomo potrebbero rappresentare un efficace mezzo di difesa in caso di aggressione armata, dato il suo vasto territorio e la conformazione del territorio.
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Il Parlamento ha votato con 157 voti favorevoli e 18 contrari alla proposta del governo di recedere dal trattato internazionale.
Dopo l'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nel 2022, l'Europa settentrionale e gli Stati baltici hanno ripetutamente lanciato l'allarme riguardo a una possibile aggressione russa.
Gli analisti sottolineano che l'Ucraina è uno dei Paesi più colpiti dalle mine e dai residuati bellici esplosivi a causa della guerra in corso con la Russia.
La Convenzione di Ottawa è stata firmata nel 1997 ed è entrata in vigore nel 1999. Circa tre dozzine di paesi non vi hanno aderito, tra cui i principali produttori e utilizzatori di miniere: Stati Uniti, Cina, India, Pakistan, Corea del Sud e Russia.
Secondo un rapporto dell'organizzazione internazionale Landmine Monitor, nel 2023-2024 le mine antiuomo sono state utilizzate attivamente da Russia, Myanmar, Iran e Corea del Nord.