La Germania taglierà i pagamenti ai rifugiati: chi influenzerà?
Lo riporta Deutsche Welle.
Il progetto di legge è già stato preparato e inviato al Bundestag. Se verranno approvate nuove regole per l'assistenza ai rifugiati in Germania, entreranno in vigore alla fine del 2024.
Cosa cambierà esattamente in Germania per i rifugiati
Le nuove regole comportano un riduzione dell'indennità per rifiuto di lavoro.
In particolare, i beneficiari di assistenza sociale che rifiutano un'offerta di lavoro o di formazione senza giustificato motivo riceveranno una riduzione dell'indennità del 30% entro tre mesi.
< p>“I disoccupati che non si presenteranno all'incontro ufficiale con il curatore del centro per l'impiego riceveranno una riduzione del pagamento del 30% per un mese”, spiega la fonte.
Chi sarà interessato dal provvedimento sanzioni
Anche in Germania sono previste sanzioni contro i beneficiari degli aiuti che lavorano illegalmente. I centri per l'impiego devono ora riferire alle forze dell'ordine sui loro clienti che probabilmente lavoreranno e riceveranno sussidi sociali.
Secondo le nuove regole, per il destinatario dei pagamenti dovrebbe essere considerato accettabile un luogo di lavoro lontano dal luogo di residenza. Se la durata della giornata lavorativa non supera le sei ore, il tempo di viaggio massimo consentito per lavorare in una direzione può essere di 2,5 ore e, se superiore, fino a tre ore.
Allo stesso tempo, le riforme aumenteranno le possibilità di occupazione per le persone in cerca di lavoro che hanno difficoltà con la lingua tedesca.
Incentivi per i datori di lavoro
Nuove regole prevedono che i datori di lavoro potranno ricevere sussidi se assumono rifugiati con un tedesco scarso e con scarse possibilità di occupazione. Si chiarisce che i datori di lavoro dovranno successivamente inviare tali persone a corsi nella loro specialità.
Questa disposizione dovrebbe servire all'attuazione del programma per l'occupazione accelerata e facilitata dei rifugiati, adottato dal governo nel 2023.
Ricordiamo che è stato reso noto che a partire da novembre 2024 entrerà in funzione in 29 paesi europei un sistema automatizzato di ingressi/uscite per la registrazione dei cittadini di paesi terzi che viaggiano verso l'UE.
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