Punti chiave
- La NATO si è impegnata ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL annuo entro il 2035, suddividendola tra difesa di base e difesa informatica.
- L'Alleanza ha ribadito il suo sostegno all'Ucraina e ha sottolineato che la sicurezza dell'Ucraina rappresenta un elemento significativo della sicurezza collettiva della NATO, concentrandosi sugli sforzi congiunti nel complesso industriale-difesa.
- La Dichiarazione dell'Aja sancisce il principio di difesa reciproca nell'articolo 5 e sottolinea le minacce provenienti dalla Russia, gli attacchi informatici e il terrorismo.
I capi di Stato e di governo della NATO riuniti all'Aia si sono impegnati ad aumentare la spesa per la difesa al 5% del PIL annuo fino al 2035. L'Alleanza ha inoltre ribadito la fermezza del principio di difesa reciproca ai sensi dell'articolo 5 e ha espresso sostegno all'Ucraina.
Questa decisione è una risposta al crescente pericolo nella regione euro-atlantica, principalmente dovuto alla Russia e agli attacchi informatici, hanno sottolineato i partecipanti. Lo ha riportato 24 Kanal, citando la NATO.
Cosa prevede la Dichiarazione dell’Aja?
I membri della NATO si sono impegnati a spendere il 5% del PIL entro il 2035. Il piano si compone di due componenti:
- almeno il 3,5% per la difesa di base (prontezza militare, forze, equipaggiamento);
- fino all'1,5% – per la difesa informatica, le infrastrutture critiche, la preparazione civile e l'innovazione.
Lo stato di attuazione sarà rivisto annualmente, con una revisione intermedia nel 2029. La dichiarazione lo afferma chiaramente: un attacco a uno è un attacco a tutti, come stabilito dall'articolo 5 del Trattato di Washington. Questo è un segnale chiave di unità tra i 32 Stati membri.
L'Alleanza ha ribadito il suo impegno a sostenere l'Ucraina e a includere i suoi contributi diretti alla difesa nella spesa complessiva. La sicurezza dell'Ucraina è stata riconosciuta come un elemento significativo della difesa collettiva della NATO. I leader hanno concordato sforzi congiunti nel complesso industriale-difesa, migliorando la tecnologia e rimuovendo le barriere commerciali tra gli alleati per aumentare la reattività e la resilienza.
Il documento sottolinea la “minaccia a lungo termine” rappresentata dalla Russia e il perdurante pericolo terroristico. Rileva inoltre il mutamento degli equilibri alla luce delle crescenti tensioni nell'Est e del volume degli attacchi informatici.