La NATO si precipita ad armare l'Ucraina prima di possibili colloqui – Bloomberg
Gli alleati dell'Ucraina hanno spostato la loro attenzione “alla ricerca di modi per vincere” sforzi per mettere Kiev in una posizione migliore per contrastare l'avanzata russa o negoziare un possibile cessate il fuoco.
Lo riporta Bloomberg, citando fonti vicine alla questione.
La NATO sta intensificando gli sforzi all'aumento della fornitura di armi all'Ucraina
Si nota che la NATO sta raddoppiando i propri sforzi per fornire più armi all'Ucraina, data la difficile situazione al fronte.
Attualmente sotto osservazione
Il dittatore russo Vladimir Putin non ha mostrato alcuna volontà di discutere un cessate il fuoco, ma il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca ha concentrato gli alleati della NATO sul rafforzamento della volontà politica in quasi tre anni di guerra totale in Ucraina, scrive Bloomberg.
Secondo fonti dell'agenzia, i vertici del Ministero degli Esteri di Bruxelles si stanno concentrando su come fornire più armi. Inoltre, i governi hanno iniziato a considerare vari scenari per porre fine alla guerra, che potrebbero essere oggetto di negoziati.
La discussione include garanzie di sicurezza che proteggerebbero l'Ucraina senza provocare Putin, hanno detto gli interlocutori.
Uno Una delle opzioni possibili per un cessate il fuoco è la creazione di una zona smilitarizzata. Secondo un diplomatico della NATO, in caso di cessate il fuoco, le truppe europee probabilmente fornirebbero sicurezza e pattugliamenti.
Un altro diplomatico occidentale ha affermato che queste discussioni si svolgono sullo sfondo della consapevolezza che la situazione in Ucraina è instabile e i colloqui inizieranno “presto”.
Bloomberg scrive che per gli alleati europei questi scenari rappresentano anche un'opportunità per dimostrare a Trump che possono restare rilevante se i negoziati per il cessate il fuoco assumeranno forme specifiche.
Ricordiamo che recentemente il ministro degli Esteri ucraino Andrei Sibiga ha chiesto ai paesi membri della NATO di approvare un invito a Kiev ad aderire al blocco durante un incontro a livello di ministri degli Esteri a dicembre nel Bruxelles.