“La partita non è ancora finita”: l'Iran reagisce agli attacchi americani

Il principale consigliere dell'ayatollah Khamenei, Ali Shamkhani, ha affermato che, anche dopo gli attacchi statunitensi e israeliani agli impianti nucleari iraniani, “la partita non è ancora finita”.

Bandiera dell'Iran

Il principale consigliere della Guida Suprema dell'Iran, Ali Shamkhani, ha affermato che, nonostante i massicci attacchi degli Stati Uniti e di Israele alle infrastrutture nucleari del Paese, Teheran non ritiene che l'incidente rappresenti la fine della situazione di stallo.

La CNN ne parla.

“Anche se permettessimo la completa distruzione degli impianti (nucleari), la partita non sarebbe ancora finita”, ha sottolineato Shamkhani in un commento all'agenzia di stampa iraniana Fars.

L'Iran conserva “materiali arricchiti, conoscenze locali e volontà politica”, quindi “le sorprese continueranno”.

Ali Shamkhani è da tempo consigliere dell'Ayatollah Ali Khamenei e ha svolto il ruolo di rappresentante dell'Iran nei colloqui con gli Stati Uniti. La sua dichiarazione giunge in un momento di escalation sul programma nucleare iraniano e sugli sforzi occidentali per impedire l'ulteriore arricchimento dell'uranio nel Paese.

In precedenza, il vicepresidente statunitense J.D. Vance aveva affermato che l'obiettivo degli attacchi aerei contro le infrastrutture nucleari dell'Iran non era quello di trascinare il Paese in un conflitto, ma di eliminare la minaccia associata al programma nucleare di Teheran.

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