L'obiettivo principale dell'innovazione è dare ai lavoratori la possibilità di lavorare meno ore, mantenendo però invariato il loro salario.
La Polonia lancerà un esperimento pilota per la settimana lavorativa di quattro giorni a partire dal 30 giugno 2025, con l'intenzione di introdurla su larga scala per tutti entro il 2027. L'idea è quella di ridurre l'orario di lavoro senza ridurre i salari, migliorando il benessere dei lavoratori e stimolando l'equilibrio tra lavoro e vita privata.
INFOR.pl ne scrive
Il progetto pilota offre tre opzioni per ridurre l'orario di lavoro. La prima è una settimana lavorativa tradizionale di 5 giorni, ma con una giornata lavorativa di 6 ore invece delle consuete 8. La seconda opzione prevede di lavorare solo 4 giorni a settimana invece di 5, con una riduzione complessiva dell'orario di lavoro di circa il 20%.
La distribuzione specifica dei giorni lavorativi sarà determinata dall'azienda stessa, ad esempio, lavorando dal lunedì al giovedì e riservando il venerdì come giorno di riposo. La terza opzione consiste nel mantenere l'orario standard di 5 giorni, ma aumentare il numero di giorni di riposo retribuiti all'anno. Il numero di giorni di riposo aggiuntivi sarà determinato dal datore di lavoro.
L'iniziativa mira non solo a migliorare la qualità della vita dei lavoratori, ma anche a diventare una risposta ai crescenti problemi demografici del Paese. La Polonia è una delle nazioni più laboriose d'Europa, ma un carico di lavoro eccessivo ha un impatto negativo sulle famiglie e sul tasso di natalità.
Secondo gli esperti, ridurre l'orario di lavoro aiuterà le persone a dedicare più tempo alla famiglia e alla crescita dei figli, il che potrebbe stimolare il desiderio di formare una famiglia. Misure simili sono già state adottate in Francia, Danimarca, Belgio e Spagna.
Per quanto riguarda gli ucraini che lavorano in Polonia, non ci sono ancora dati precisi sull'eventuale applicazione del nuovo regime di orario di lavoro. Secondo i dati ufficiali, alla fine dello scorso anno circa 780.000 ucraini lavoravano in Polonia, ma la cifra reale potrebbe essere più alta, poiché molti lavorano in modo non ufficiale.
Il progetto si concentra attualmente principalmente sui cittadini polacchi, soprattutto in considerazione degli obiettivi demografici. In altri paesi europei, come Belgio e Croazia, tali innovazioni si applicano solo alla popolazione locale, mentre ai migranti viene offerta la consueta settimana lavorativa di 5 giorni.
Tuttavia, se gli ucraini lavorano ufficialmente in aziende che partecipano al progetto pilota, potranno anche beneficiare di un orario di lavoro ridotto. Non ci sono ancora indicazioni specifiche che questa opportunità sia preclusa ai soli polacchi. Allo stesso tempo, è improbabile che coloro che lavorano in Polonia in modo non ufficiale ricevano tali benefici, poiché non godono delle garanzie statali.
L'introduzione della settimana lavorativa di quattro giorni e di altre opzioni per ridurre l'orario di lavoro rientra nella strategia polacca per migliorare l'equilibrio tra lavoro e vita privata e contrastare la crisi demografica. Nel prossimo futuro, i lavoratori del Paese potranno scegliere come organizzare la propria settimana lavorativa in modo da preservare il proprio reddito e avere più tempo per sé e per la propria famiglia.
Ricordiamo che in precedenza abbiamo scritto che gli ucraini che intendono rimanere in Polonia per un lungo periodo dovrebbero essere pronti a sostituire la propria patente di guida con una patente locale.