La Polonia introduce nuove regole per il calcolo dell'esperienza lavorativa: cosa cambierà per milioni di ucraini

Dal 2026, in Polonia, il lavoro privato e il lavoro con contratti di agenzia saranno inclusi nel computo dell'anzianità di servizio.

Il governo polacco ha adottato un progetto che promette di ampliare significativamente il concetto di “esperienza lavorativa” includendo anche periodi di gestione di un'attività in proprio e di lavoro con contratti di lavoro a tempo pieno. Questa iniziativa, che entrerà in vigore nel 2026, rappresenterà un vero sollievo per milioni di polacchi che prima si sentivano esclusi dal sistema.

In Polonia scrive di questo.

Fino a poco tempo fa, la legge polacca riconosceva come esperienza lavorativa solo l'impiego ufficiale svolto nell'ambito di un contratto di lavoro.

Il nuovo progetto del Ministero della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche Sociali pone rimedio a questa ingiustizia. Dal 1° gennaio 2026, i periodi di attività imprenditoriale non agricola svolti da un individuo, nonché i periodi di collaborazione con imprenditori sulla base di contratti di servizio, saranno conteggiati come esperienza lavorativa.

Tali periodi di impiego dovranno essere comprovati da certificati rilasciati dall'Istituto di Previdenza Sociale (ZUS). Tuttavia, se il lavoro in questione non è soggetto a dichiarazione allo ZUS o se si tratta di lavoro retribuito all'estero (che non costituisce un impiego ufficiale), i dipendenti dovranno comprovarlo personalmente.

Il Ministero del Lavoro rileva che l'attuazione delle nuove norme richiederà un lungo periodo di adattamento (vacatio legis) affinché i datori di lavoro abbiano la possibilità di prepararsi adeguatamente alle innovazioni.

Ricordiamo che la Polonia sta introducendo una settimana lavorativa di 4 giorni. L'obiettivo principale dell'innovazione è dare ai lavoratori la possibilità di lavorare meno ore, mantenendo invariati i salari.

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