Il governo polacco presenterà un reclamo alla Commissione europea contro xAI di Elon Musk per le dichiarazioni inaccettabili rilasciate dal chatbot Grok nei confronti dei politici polacchi, tra cui il primo ministro Donald Tusk.
Lo ha affermato il ministro della digitalizzazione della Polonia, Krzysztof Gawkowski, in un'intervista a RMF FM.
La Polonia pronta a bloccare X su Grok
Il politico ha osservato che, a suo avviso, tali dichiarazioni rappresentano un esempio di “un nuovo livello di incitamento all'odio” prodotto dagli algoritmi e ha avvertito che ignorare il problema dell'intelligenza artificiale potrebbe avere gravi conseguenze per l'umanità.
Ora sto guardando
– Il Ministero della Digitalizzazione risponderà in conformità con la legislazione vigente. Informeremo la Commissione Europea della violazione affinché possa indagare sul caso ed eventualmente imporre una sanzione alla piattaforma X. La libertà di parola è un diritto umano, non un diritto dell'intelligenza artificiale, – ha affermato Gavkovsky.
Non ha escluso inoltre la possibilità di bloccare la piattaforma X stessa se le grandi aziende tecnologiche non risponderanno alle violazioni.
Secondo il ministro, la Polonia dispone di strumenti giuridici che le consentono di bloccare il social network, in particolare tramite l'autorità di regolamentazione delle comunicazioni elettroniche.
Scandali sui contenuti di Grok
Il chatbot Grok è già stato al centro di uno scandalo per aver pubblicato commenti con cliché antisemiti ed elogi ad Adolf Hitler. A seguito delle lamentele degli utenti del social network X e dell'Anti-Defamation League, la piattaforma ha rimosso questi messaggi, definendoli “inappropriati”.
Sempre in Turchia, un tribunale ha limitato l'accesso a determinati contenuti creati da Grok dopo che questi insultavano il presidente Recep Tayyip Erdogan, il fondatore della Turchia moderna, Mustafa Kemal Ataturk, e i valori religiosi.
L'azienda xAI, che ha sviluppato il chatbot, non ha ancora commentato la situazione.