La Romania limita i voli vicino al confine con l'Ucraina a causa dei droni russi
Il Ministero della Difesa rumeno ha introdotto ulteriori restrizioni sui voli nello spazio aereo del paese lungo il confine con l'Ucraina.
Ciò è accaduto dopo che mercoledì 9 settembre sono stati scoperti elementi di un possibile drone russo sul territorio rumeno 13, riferisce The Guardian.
Ricordiamo che la notte del 13 settembre, la Russia ha lanciato 44 UAV d'attacco Shahed-136/131 nelle regioni di Odessa e Sumy. Le forze di difesa aerea sono riuscite a distruggere 32 obiettivi nemici. Alcuni droni hanno colpito le infrastrutture portuali del distretto di Izmail, nella regione di Odessa.
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Il 13 settembre, l'esercito rumeno ha trovato per la terza volta frammenti dell'UAV Shahed sulle rive del Danubio.
La caduta dei droni russi sul territorio della Romania
Nella notte del 4 settembre, l’esercito russo ha attaccato le infrastrutture portuali e gli impianti di stoccaggio del grano nella regione di Odessa con i droni Shahed-136. Le forze di difesa aerea hanno distrutto 17 droni, ma i colpi non potevano essere evitati.
Lo stesso giorno, il Servizio statale di frontiera ha riferito che diversi droni russi sono caduti sul territorio rumeno. E il Ministero degli Esteri ha riferito che Kiev ha prove fotografiche della caduta di droni del tipo Shahed sul territorio di questo paese.
Il 6 settembre, il ministro della Difesa rumeno Angel Tilvar ha detto che gli specialisti hanno trovato detriti simili ai resti di un drone nei pressi del villaggio di Plauru. Si trova sulle rive del Danubio, di fronte alla città ucraina di Izmail.
Il 9 settembre sono stati trovati in Romania i detriti di un altro drone, simile allo Shahed-136. Il presidente del paese Klaus Iohannis ha definito questa una violazione inaccettabile dello spazio aereo sovrano della Romania.
Le autorità rumene intendono evacuare i residenti dei villaggi vicino ai quali sono stati trovati i detriti dei droni. E il Comitato nazionale rumeno per le situazioni di emergenza ha deciso di rafforzare le misure di protezione civile della popolazione nelle zone sulle rive del Danubio.