L'aereo di Putin ha distrutto il villaggio di Kozinka: Freedom of Russia ha parlato delle battaglie al confine

Cosa sta succedendo al confine russo/Screenshot video

L'operazione dell'RDK, del Battaglione Siberiano e della Legione della Libertà di Russia continua in Russia. Il volontario ha parlato della situazione nelle regioni di Kursk e Belgorod.

Il volontario della legione “Libertà di Russia” Alexey Baranovsky ha detto che i volontari della Repubblica cecena di Ichkeria si sono uniti alla “campagna elettorale” al confine. Lo ha detto durante la trasmissione Telethon, riferisce 24 Channel.

Cosa ha detto il volontario

Baranovsky ha detto che l'insediamento di Gorkovsky, nella regione di Belgorod, è diventato l'epicentro degli eventi del 17 marzo.

Ma continuano i pesanti combattimenti sia nella regione di Kursk che nella regione di Belgorod. Quindi l'ultimo giorno delle cosiddette elezioni sta andando molto bene”, ha osservato.

Baranovsky ha anche risposto a una domanda dei giornalisti su quali forze il regime di Vladimir Putin ha lanciato contro i volontari russi.

Forze significative, sì. Dopo aver mancato gli attacchi nei primi giorni, le forze armate russe si sono davvero unite e hanno aumentato le loro riserve. Ci sono stati anche attacchi aerei con l'aiuto dell'aviazione, ha spiegato il volontario.

Secondo lui, l'aviazione russa ha effettivamente distrutto il villaggio di Kozinka nella regione di Belgorod. Egli ha osservato che i volontari russi, attraverso la loro partecipazione alle elezioni, hanno colpito il punto più vulnerabile del regime di Putin. Pertanto, sono state ricevute istruzioni dal Cremlino per opporre la più dura resistenza possibile.

Baranovsky ha detto che la situazione rimane difficile, anche se continua a svilupparsi. Secondo lui, molti residenti delle zone di confine hanno ascoltato le chiamate dei volontari russi e hanno lasciato la zona grigia dove continuano i combattimenti.

I volontari continuano a colpire obiettivi militari a Kursk e Belgorod. Baranovsky ha affermato che le autorità regionali hanno effettivamente interrotto l'evacuazione in queste città. Tuttavia, i residenti locali lasciano autonomamente le aree adiacenti alle installazioni militari.

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