L'assistente di Putin ha detto che la Moldavia potrebbe cessare di esistere: Chisinau ha reagito bruscamente

L'assistente di Putin ha detto che la Moldavia potrebbe cessare di esistere: Chisinau ha reagito bruscamente Sergey Popovich

L'assistente di Putin afferma che la Moldavia potrebbe cessare esistere: Chisinau ha reagito bruscamente

Il consigliere del Cremlino Nikolai Patrushev ha affermato che la “politica anti-russa” di Chisinau potrebbe portare alla scomparsa della Moldavia come Stato o alla sua annessione da parte di un altro Paese. Il Ministero degli Esteri moldavo ha reagito duramente a queste parole.

In un'intervista alla Komsomolskaya Pravda, Patrushev ha accusato le autorità moldave di aver causato la crisi energetica e le ha invitate ad “ammettere i propri errori”. Lo ha riferito 24 Kanal in riferimento a Newsmaker.

Quali minacce sono state rivolte alla Moldavia

Il consigliere di Putin ha affermato che la Moldavia potrebbe scomparire o unirsi a un altro stato a causa della sua “politica anti-russa”. Patrushev ha attribuito la responsabilità della crisi energetica del Paese alle autorità moldave e ha invitato Chisinau a “non ingannare se stessa e il suo popolo”, ma ad “ammettere i propri errori e correggere la situazione”.

Non escludo che l'aggressiva politica anti-russa di Chisinau possa portare la Moldavia a diventare parte di un altro stato o a cessare del tutto di esistere, ha detto Patrushev.

Il Ministero degli Esteri moldavo ha condannato fermamente questa dichiarazione.

“Tali dichiarazioni sono un'ingerenza inaccettabile negli affari interni del nostro Paese e mirano a destabilizzare la regione. La Repubblica di Moldavia è uno Stato sovrano che segue costantemente il percorso della democrazia e dell'integrazione europea in conformemente alla volontà dei suoi cittadini”, ha sottolineato il ministero.

< p>Ricordiamo che nel dicembre 2024 Chisinau ha offerto alla Transnistria assistenza per quanto riguarda gas ed elettricità, ma non ha ricevuto risposta. La Transnistria si trova ad affrontare carenze di elettricità dopo l'interruzione delle forniture di gas russo il 1° gennaio 2025.

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