Le autorità iraniane hanno invitato i cittadini che hanno avuto contatti con Israele a confessarlo entro il 22 giugno.
La leadership iraniana ha invitato i cittadini che potrebbero aver avuto contatti con Israele a farsi avanti volontariamente entro il 22 giugno, altrimenti saranno trattati come spie e processati secondo la legge marziale.
Lo afferma una dichiarazione del Segretariato generale del Consiglio supremo per la sicurezza nazionale dell'Iran, pubblicata da TRT Haber.
Nel documento si afferma che l'Iran è pronto a concedere “l'amnistia islamica” a coloro che ammettono la propria colpevolezza.
“Coloro che sono stati ingannati da Israele e che, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno stabilito legami con il regime sionista possono essere esentati dalla punizione prevista dall'amnistia islamica se lo dichiarano essi stessi alle autorità competenti il 1° Tirah (22 giugno)”, si legge nella dichiarazione ufficiale.
L'amnistia si applica anche ai contatti inconsapevoli con Israele, ma il periodo di riconoscimento è limitato al 22 giugno.
Dopo tale data, chiunque non denunci le proprie attività verrà considerato una “quinta colonna” e sarà perseguito per spionaggio.
In una sezione separata del documento si legge che chiunque venga sorpreso in possesso di droni, armi, apparecchiature di comunicazione o altri equipaggiamenti militari subirà reazioni immediate e dure, senza alcuna misura di mitigazione.
In precedenza era stato riferito che il presidente turco Recep Tayyip Erdogan aveva incontrato il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi a Istanbul e avevano discusso dell'escalation delle tensioni tra Teheran e Israele.
In precedenza avevamo riferito che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump aveva tentato di organizzare segretamente un incontro tra alti funzionari statunitensi e iraniani a Istanbul.