Le sanzioni contro Lukoil non rappresentano una minaccia per la Slovacchia: Shmygal sulle minacce di Fico
L'Ucraina insiste affinché i suoi partner rifiutino il più possibile il petrolio russo, ma allo stesso tempo è un paese di transito affidabile “per tutti i paesi che apprezzano la libertà e lo stato di diritto” e “attua incondizionatamente l'accordo di associazione con l'UE”.
A questo proposito, alla luce delle minacce del primo ministro slovacco Robert Fico di interrompere le forniture di gasolio all'Ucraina se Kiev non riprenderà il transito del petrolio russo Lukoil, ha affermato il capo del gabinetto dei ministri Denis Shmygal.
— Le sanzioni imposte dal Consiglio di sicurezza e difesa nazionale dell’Ucraina non rappresentano una minaccia per la sicurezza energetica della Slovacchia e dell’Europa nel suo complesso, motivo per cui la loro revoca non è oggetto di discussione. Di conseguenza, abbiamo una piena comprensione di Bruxelles su questo tema”, ha sottolineato.
Secondo Shmygal, la minaccia alla sicurezza energetica della Slovacchia è “la Russia, la sua guerra energetica ibrida contro il popolo slovacco, i suoi ricatti e gli ultimatum politici”.
Ora guarda
— La Slovacchia è il nostro partner affidabile, dal quale non ci aspettiamo ricatti o minacce. Perché minacciare l'Ucraina, che si difende da un aggressore, affinché uno Stato terrorista continui a guadagnare i suoi sanguinosi profitti in eccesso è una strada dubbia, ha detto.
Annuncio dell'incontro tra Ucraina e Ungheria
Il Primo Ministro ha annunciato il prossimo incontro intergovernativo Ucraina-Slovacchia in ottobre, nel quale spera in un “dialogo costruttivo e pragmatico” tra i paesi.
Ricordiamo che in precedenza il primo ministro slovacco Robert Fico aveva affermato che il suo paese intende interrompere le forniture di gasolio all'Ucraina se Kiev non riprenderà il transito del petrolio dalla russa Lukoil.