Le sanzioni hanno dato risultati: la Russia sta fermando la produzione di gas nell’Artico e le fabbriche sono inattive

Le sanzioni hanno dato risultati: la Russia sta fermando la produzione di gas nell'Artico e le fabbriche sono inattive Anastasia Didenko

A causa delle sanzioni internazionali, la Russia ha interrotto alcuni lavori nel più grande impianto di gas naturale liquefatto del mondo, situato vicino a Murmansk. Stiamo parlando del progetto Arctic LNG 2, che avrebbe dovuto diventare fondamentale per l'industria del gas russa.

Channel 24 ne parla con riferimento a The Telegraph. Il calo della domanda, lo stop nella costruzione delle piattaforme e i problemi logistici hanno inferto un duro colpo alle ambizioni del Cremlino.

Il progetto vantato da Putin sta crollando

< p>Il cantiere navale nel villaggio di Belokamenka, dove lavoravano fino a 15mila persone, è ormai praticamente abbandonato. La maggior parte degli appaltatori lasciò il cantiere e i lavori si fermarono quasi completamente.

Un anno fa, il presidente russo Vladimir Putin, insieme al capo della società Novatek Leonid Mikhelson, si vantava che il progetto sarebbe diventato una struttura leader nell'industria globale.

Tuttavia, le sanzioni degli Stati Uniti e dell'UE, introdotte dopo l'inizio di un'invasione su vasta scala dell'Ucraina, hanno bloccato l'accesso alla tecnologia e alle forniture delle attrezzature necessarie.

Ricordiamo che l'impianto Arctic LNG 2 avrebbe dovuto trattare il gas proveniente dai giacimenti della Siberia occidentale ed esportarlo in Asia. La Russia è riuscita a costruire due delle tre piattaforme previste, ma non sono mai diventate operative. La terza piattaforma, secondo gli esperti, difficilmente verrà completata.

La mancanza di navi cisterna e il boicottaggio internazionale

Le sanzioni hanno causato un'altra problema critico per ” Novatek”: la carenza di navi rompighiaccio e gasiere necessarie per il trasporto di gas liquefatto.

Le società di costruzione navale si rifiutano di collaborare con la Russia per paura di cadere sotto pressione delle sanzioni.

Un duro colpo è stata anche la decisione dell'India, che ha annunciato che non avrebbe acquistato il gas da Arctic LNG 2. Tuttavia, il paese accetta ancora parte delle forniture russe, ad esempio il petrolio della società Rosneft 2.

Secondo gli analisti, le sanzioni contro i progetti russi di GNL sono diventate una delle misure più efficaci contro il settore energetico russo. L'influenza del settore ha già portato alla sospensione di grandi progetti che il Cremlino considerava strategicamente importanti per l'economia del Paese

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