Punti principali
- La Russia sta conducendo attacchi ibridi, tra cui attacchi informatici e operazioni di disinformazione contro la NATO, per indebolire il sostegno all'Ucraina.
- Il Cremlino sfrutta anche la pressione migratoria al confine polacco e conduce operazioni di spionaggio e sabotaggio per distrarre le forze militari polacche.
La NATO vive attualmente in condizioni di guerra fredda, poiché Mosca conduce costantemente diverse azioni ibride contro i paesi dell'Alleanza. In particolare, si tratta di attacchi informatici e azioni di sabotaggio.
Il generale Stanislav Kozei, ex capo dell'Ufficio per la sicurezza nazionale polacco, ne ha parlato al Canale 24, sottolineando che, rispetto alla prima Guerra fredda del XX secolo, ora la NATO deve fare i conti con una categoria di minacce completamente nuova.
Quali attacchi sta portando avanti la Russia contro la NATO?
Di tanto in tanto, emergono informazioni su varie operazioni informatiche volte ad hackerare i sistemi informativi. I russi stanno esercitando pressioni psicologiche per scoraggiare il sostegno all'Ucraina. La Russia lo fa ormai da diversi anni.
Si tratta di operazioni di disinformazione mirate, il cui scopo è, ad esempio, quello di mettere gli ucraini contro i polacchi per scoraggiarli dal sostenere Kiev, ha osservato Kozey.
Il Cremlino è consapevole che se l'Occidente smette di aiutare l'Ucraina, gli ucraini non avranno molte possibilità di reagire contro la Russia. Le operazioni di disinformazione servono bene a questo scopo, dal punto di vista di Mosca.
Oltre a questo, ci sono diverse azioni ibride, come la pressione sul confine polacco con la Bielorussia. La Russia usa la migrazione come strumento per creare una minaccia e attrarre il potenziale militare polacco per proteggere questo confine.
Una parte significativa delle nostre forze armate è impegnata a presidiare il confine con la Bielorussia. A causa di queste minacce ibride e migratorie, vengono condotte costantemente operazioni militari per rafforzare il servizio di frontiera, ha affermato il generale.
Anche la Russia è fastidiosa con le sue operazioni di spionaggio e sabotaggio. In particolare, negli ultimi due mesi in Polonia si sono verificati una serie di incendi causati da sabotatori, reclutati dai servizi segreti russi.
Kozey ha concluso che la pressione russa nel complesso è molto intensa e che la Polonia, in quanto stato leader in questa Guerra Fredda, deve risolvere gravi problemi che riguardano il potenziale difensivo molto più di altri paesi occidentali. Allo stesso tempo, ci sono paesi che non ne vedono affatto la necessità.