L'economia russa è a rischio: crisi prevista entro un anno

I funzionari bancari russi avvertono di un grave pericolo. Il Paese affronterà una crisi bancaria sistemica nel prossimo anno.

Le banche russe lanciano l'allarme

Le banche russe sono sull'orlo di una grave crisi. Gli esperti prevedono un possibile collasso bancario entro aprile 2026 se la situazione economica non migliorerà. Il motivo principale è il crescente numero di prestiti “inesigibili” che i clienti non riescono a rimborsare.

Lo riporta Bloomberg.

Le banche lanciano l'allarme per i crescenti problemi di crediti inesigibili, che potrebbero scatenare una crisi nel prossimo anno. Gli alti tassi di interesse e il peggioramento della solvibilità dei debitori impediscono alle persone di rimborsare i propri prestiti, e i debiti nascosti sono in aumento.

Sebbene le statistiche ufficiali non mostrino ancora un aumento critico dei pagamenti in ritardo, i documenti bancari interni mostrano un'enorme differenza tra i dati pubblici e la situazione reale. Secondo le banche stesse, il volume dei crediti inesigibili raggiunge migliaia di miliardi di rubli (circa 19 miliardi di dollari). Allo stesso tempo, la quota di prestiti al dettaglio non restituiti è in crescita e le banche temono un ulteriore aumento dei crediti “dubbi”.

Gli analisti prevedono una moderata probabilità di una crisi sistemica entro aprile 2026. Se ci saranno meno nuovi prestiti e più insolvenze, il rischio aumenterà. La Banca Centrale osserva inoltre che i rischi sono concentrati in 13 grandi aziende, il cui numero è raddoppiato in un anno.

La posizione dei funzionari russi: dal “raffreddamento” all’evitamento della “stagnazione”

Al forum di San Pietroburgo, i ministri russi hanno valutato la situazione economica in modo discordante. Il Ministro dell'Economia Maxim Reshetnikov ha messo in guardia dal rischio di recessione (declino economico). La direttrice della Banca Centrale, Elvira Nabiullina, l'ha definita un “raffreddamento necessario” dopo un periodo di elevata inflazione. Il Ministro delle Finanze Anton Siluanov ha ammesso che l'economia sta attraversando un periodo di stasi.

Vladimir Putin, a sua volta, ha chiesto di evitare a ogni costo stagnazione e recessione. Tuttavia, sanzioni e possibili nuove restrizioni da parte dell'UE e degli Stati Uniti al settore bancario potrebbero peggiorare ulteriormente la situazione del sistema finanziario russo.

Conseguenze e previsioni: nonostante i profitti, l’economia rallenta

Nonostante i profitti record delle banche russe nel 2024 (3,8 trilioni di rubli), la situazione nell'industria e nell'edilizia sta peggiorando. E i debiti delle industrie statali non fanno che aggravare la crisi.

Per attenuare la crisi del credito, la Banca centrale ha tagliato il suo tasso di interesse di riferimento al 20% per la prima volta in tre anni, ma resta comunque a un livello record.

Ricordiamo che il presidente lituano Gitanas Nausėda si è espresso a favore dell'estensione delle sanzioni contro la Russia, chiedendo un'azione decisa da parte dell'Europa e la fine delle “misure poco convinte”.

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